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F1, Mercedes, Toto Wolff: "Siamo tornati al 2013, prestazione inaccettabile"

27 MARZO
MOTORI/FORMULA-1

Così il team principal della scuderia anglo-tedesca dopo le qualifiche del Gran Premio dell'Arabia Saudita.

SPORT TODAY

E’ un Toto Wolff letteralmente imbufalito dopo il risultato delle sue Mercedes nelle qualifiche del Gran Premio dell’Arabia Saudita, con George Russell che si è classificato al sesto posto e Lewis Hamilton addirittura al sedicesimo. Ecco le sue parole.

“Dobbiamo lottare, il nostro livello di performance è assolutamente inaccettabile. Siamo la terza forza in pista e certe volte, come in questo caso, facciamo fatica persino a essere terzi. Restare dove siamo non è assolutamente un’opzione. Amiamo la competizione e veniamo da un ciclo di otto anni in cui abbiamo guidato il gruppo o siamo comunque riusciti a trovare la strada per tornare al vertice. Questa volta, però, mi sembra un po’ di essere tornato al 2013, quando semplicemente non avevamo la velocità della Red Bull e probabilmente neanche della Ferrari. Continueremo a lottare, ma al momento è così che ci sentiamo. Abbiamo fatto degli esperimenti con il set-up, cercando di trovare la migliore finestra di funzionamento della nostra macchina, ma con Lewis siamo evidentemente andati un po’ oltre, e il risultato è stato che non riusciva a sentire il posteriore. Il che spiega anche i grandi distacchi nei tempi sul giro, con una monoposto eliminata in Q1 e una che invece è stata in grado di accedere con facilità in Q3. Differenze nei set-up? No, non c’era una grossa differenza tra l’assetto di Lewis e quello di George, ma si vede che erano abbastanza per determinare conseguenze così evidenti nelle prestazioni. La macchina è difficile da mettere a punto, avevamo anche una nuova ala a basso carico aerodinamico che però non è stata sufficiente per ridurre la resistenza all’avanzamento. In ogni caso, non possiamo dire che è questo l’unico problema, perché abbiamo molte componenti che non funzionano o che non capiamo, e che dunque non ci permettono di andare forte. Non è dove ci aspettavamo di essere con questa macchina”.

Toto Wolff

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