F1, Gp San Paolo: il realismo di Lewis Hamilton

Sta per alzarsi il sipario sul weekend brasiliano di San Paolo, dove Lewsi Hamilton deve cercare di recuperare diciannove punti a quattro gare dalla conclusione del campionato. Un’impresa non certa facile quella a cui è chiamato il pilota britannico della Mercedes nella sfida iridata che lo contrappone a Max Verstappen.

Il netto successo conquistato in Messico dall’olandese della Red Bull però, potrebbe aver operato lo strappo forse decisivo per il successo finale. Alle porte tra l'atro c'è un Gp che sulla carta, sembra davvero strizzare l'occhio alla Red Bull: un'altra vittoria di Verstappen potrebbe davvero scalfire anche le residue speranze della scuderia tedesca di riaprire i giochi nelle ultime gare.

Nonostante l'atmosfera non si asemplice, non si perde d'animo Lewis Hamilton che sa benissimo che la gara brasiliana sarà una corsa da vincere “a tutti i costi”.

“Ogni gara è da vincere – ha commentato il #44 della Mercedes – è così da sempre. In particolare da quando siamo tornati dopo la pausa estiva. Ma non siamo riusciti a farlo”. Hamilton però ha anche messo in evidenza come, a suo dire, lui e il team meritino un credito maggiore per aver combattuto per tutto l’anno contro una monoposto più veloce. “Loro hanno avuto una macchina forte tutto l’anno. Hanno avuto la macchina più forte, si può dire, ovviamente. Quindi penso che abbiamo fatto il meglio che potevamo”.

Il problema della Mercedes W12, secondo il campione del mondo in carica, è dato da una cronica difficoltà di ottimizzazione. “La macchina è un po’ più difficile da impostare quest’anno – ha concluso Hamilton, confrontando la W12 con le monoposto delle scorse stagioni – è davvero difficile da spiegare. Ci sono troppi elementi per entrare nei dettagli. È semplicemente una macchina più difficile da ottimizzare. Alcuni fine settimana funziona, altri no. Arrivare con le simulazioni che funzionano perfettamente è un po’ più difficile quest’anno“.

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