F1: frecciata di Marko a Bottas

Personalità senza dubbio spigolosa quella di Helmut Marko che non usa mezze misure per criticare un aspetto della guida di Valtteri Bottas. Il pilota finlandese è styato per cinque anni compagno di squadra di Lewis Hamilton, ma nonostante questo, l'ingegnere della Red Bull non gli risparmia critiche.

Il Responsabile del programma giovani della compagine austriaca, intervistato da AutoRevue, ha infatti rimarcato le principali differenze esistenti tra il suo pilota, Sergio Perez, ed il futuro portacolori dell’Alfa Romeo. Nello specifico, il 78enne si è soffermato sulle qualità di portare a termine un sorpasso sui diretti avversari, non andando troppo per il sottile sul giudizio nei confronti del finlandese.

Certo quanto fatto dal pilota messicano della Red Bull in occasione dei GP di Turchia ed Abu Dhabi, ritenuti decisivi per la vittoria del titolo da parte di Verstappen, non può essere paragonato a quanto invece fatto in pista del finlandese. La difesa di Perez su Hamilton, lo ricordiamo, è stata fondamentale, mentre invece lo stile di guida di Bottas è stato criticato per non essere riuscito a compiere sorpassi utili per la rimonta in classifica da metà gruppo.

“Questa è la grande differenza tra Perez e Bottas – ha dichiarato – che è un perdente quando si tratta di sorpassi. È super veloce, ma non è in grado di farsi largo quando si ritrova nel traffico”. 

Oltre a ciò, il manager austriaco ha comunque riservato un appunto anche al numero 11 della Red Bull, attendendosi da lui prestazioni migliori in qualifica nel prossimo mondiale, in modo tale da poter duellare per le posizioni di vertice con maggior frequenza: “Se parti nono o undicesimo, tutte le qualità che lui ha in gara senza dubbio non lo aiuteranno – ha aggiunto – in alcuni GP ha guidato allo stesso livello di Verstappen, ma in determinati contesti si spegne. Per noi è chiaro che attualmente non esista alcun pilota che possa tenere testa a Verstappen in qualifica, ma hai anche bisogno di qualcuno che non ceda alla pressione, e questo è successo con Perez”.

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