Vuelta Espana, tutti a caccia di Roglic nella 1ª tappa

Tre anni dopo l’ultima volta, tocca nuovamente a una cronometro individuale dare il là alla Vuelta Espana, corsa che, dopo l’anomala edizione del 2020, torna a disputarsi come di consuetudine tra agosto e inizio settembre.

La prova, breve e interamente disegnata all’interno dei confini cittadini di Burgos, metterà i primi distacchi tra i big della generale, uomini che dovranno prestare molta attenzione tanto all’asperità dell’Alto del Castillo quanto alle diverse curve presenti nel tracciato.

Favorito d’obbligo, vista la tipologia della prova, non potrà che essere Primoz Roglic, bi-campione uscente alla Vuelta e soprattutto fresco vincitore della medaglia d’oro contro il tempo alle Olimpiadi di Tokyo. Lo sloveno, su un percorso come quello odierno, non dovrebbe avere rivali capaci di infastidirlo anche se certamente non mancherà chi proverà a mettergli i bastoni tra le ruote magari approfittando di una sua giornata poco brillante.

Corridori con quest’obiettivo potrebbero Jan Tratnik (campione sloveno a cronometro e molto abile nei prologhi), Ion Izagirre (campione iberico contro il tempo), Lawson Craddock (altro specialista in prove dal chilometraggio contenuto) e il compagno Magnus Cort Nielsen, Michael Matthews (uomo veloce che potrebbe dar tutto con l’obiettivo di limitare il distacco e puntare domani alla roja) e un talento imprevedibile come Tom Pidcock.

Il britannico, impegnato con successo a Tokyo nel cross country, potrebbe sorprendere la concorrenza sfruttando la sua esplosività in una cronometro breve che, sulla carta, ben si adatta alle sue qualità.

Resta da vedere se la sua condizione e le doti di cui è in possesso basteranno per mettersi davanti a un Roglic pronto a mettere subito le cose in chiaro e andare a caccia di un successo in Spagna che vendicherebbe l’amarezza per l’anticipato ritiro al Tour de France.

Getty ImagesPrimoz Roglic