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L'alfiere della UAE Emirates è pronto a scrivere altri capitoli di una rivalità che rischia di entrare nella leggenda: "E' una sfida divertente, che si era accesa un anno fa e che ha regalato spettacolo in questa settimana; ci attacchiamo a vicenda, a me interessa crescere di condizione per giocarmi il simbolo del primato nella terza settimana. Le Alpi sono più adatte a Jonas? Lo capiremo quando le scaleremo, anche a me piaccono; ci sono andato in ricognizione per scoprirle meglio, ma non serve parlare adesso. Aspettiamo che la strada dia la sua risposta".
Lo sloveno parla della squadra e dell'esperienza accumulata sulle strade di Francia: “Ho fatto tre Tour de France e ogni Tour regala una nuova esperienza, è la corsa più importante dell’anno: è bello vincere con 50 km di fuga, ma la corsa dura tre settimane e rischi di pagare gli sforzi del giorno precedente; si deve correre usando la testa, senza dare il massimo in una singola tappa, si vede che sto invecchiando, è il mio ultimo anno in Maglia Bianca. Ho un compagno come Adam nelle posizioni di vertice, ha una buona gamba e questo mi conforta; la Jumbo - Visma proverà a farmi 'saltare' in una tappa, ma sono pronto a rispondere alla loro tattica; ieri ho corso bene, ma in altre occasioni mi sono espresso in maniera più incisiva".
La chiusura è dedicata alla fidanzata Urska Zigart e a una curiosità del tutto 'fisiologica': “Urska sta meglio. è tornata in bici, anche se ha bisogno ancora di qualche giorno. Quando perdi il controllo a quella velocità è molto difficile, lo sappiamo bene tutti noi ciclisti; quel che le è successo mi fa pensare in discesa, a volte ti chiedi se valga la pena correre quei rischi. Personalmente cerco di fare pipì una, massimo due volte a tappa: scelgo momenti in cui sai che puoi rientrare, o quando sono in molti a farlo, insieme è più facile. Se invece devi fare la numero due sei finito, non è facile rientrare perché le gambe ti cedono”.
Getty ImagesMaglia Bianca e seconda piazza