QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Nibali: "Non vedo italiani all'altezza nei Grandi Giri"

30 DICEMBRE
CICLISMO

Lo Squalo non prevede che un azzurro possa presto vincere una grande corsa a tappe. Ma fa un augurio a Ganna.

SPORT TODAY

Si è chiusa un'epoca in questo 2022 per il ciclismo con i ritiri di Alejandro Valverde, Philippe Gilbert ma soprattutto Vincenzo Nibali. Il campionissimo, due volte vincitore del Giro d'Italia, ha parlato di quello che potranno fare gli altri azzurri negli anni a venire in una lunga intervista a Global Cycling Network.

Ma anche del più grande rimpianto della sua carriera: "La Liegi-Bastogne-Liegi mi piaceva molto e mi dispiace un po' di non averla vinta - queste le sue parole -. Ci sono andato molto vicino, ma va bene così. Bisogna anche sapersi accontentare nella vita".

Il messinese si è quindi focalizzato sul futuro del ciclismo italiano: "In questo momento per le corse a tappe non vedo corridori italiani all'altezza. Magari si potranno costruire nel fisico e nella mente in futuro. Ora, mi dispiace dirlo, bisognerà aspettare un po'".

Sulle Classiche e le gare da un giorno, il discorso è diverso per Nibali: "Ci sono diversi italiani che possono ancora crescere e magari vincere una Monumento. Primo fra tutti Ganna. In pista ha vinto ormai tutto, ora dovrebbe concentrarsi di più sulle corse Monumento".

"Bagioli potrebbe fare qualche passo in avanti e sta crescendo anche Battistella - ha aggiunto Nibali -. Non ha ancora vinto ma ha quella grinta. Ciccone è in una fase in cui deve concretizzare di più. Sono tutti lì, ma serve ancora quel qualcosa in più per fare la differenza".

Vincenzo Nibali

Getty ImagesVincenzo Nibali

NOTIZIE CORRELATE