Al Maradona Gattuso si gioca la panchina e sceglie il modulo con Politano, Insigne e Lozano alle spalle di Osimhen, mentre Pirlo schiera in avanti Cristiano Ronaldo e Morata. Fino alla mezz’ora non ci sono grandi occasioni né da una parte né dall’altra, ma, appunto, dopo 30 minuti, Doveri concede un rigore al Napoli con l’aiuto del VAR perché Chiellini rifila una manata a Rrhamani in area. Insigne trasforma il penalty e arriva a quota 100 gol in tutte le competizioni con la maglia partenopea. Prima frazione equilibratissima coi padroni di casa che imbrigliano la Juventus, e in particolare CR7.
All’inizio della ripresa Pirlo sostituisce Cuadrado con Alex Sandro ma la Juve è rientrata sul terreno di gioco con un atro piglio e al 56’ è Chiesa a tirare in porta costringendo in angolo Meret, che è in porta al ppsto di Ospina, infortunatosi nel riscaldamento. Ancora Meret al 75’ salva il risultato su un tiro da posizione defilata di Cristiano Ronaldo, e poi all’86’ fa un miracolo su Morata dopo che un minuto prima Chiesa aveva messo di un soffio sul fondo.
Ormai è un assedio della Juve ma anche i sei minuti di recupero, pur col Napoli completamente sulle ginocchia e Lozano che è infortunato ma non può uscire, non cambia il risultato. Dopo tre vittorie consecutive in campionato i bianconeri si fermano e i partenopei la avvicinano a due punti grazie al loro capitano, che riscatta l’errore dal dischetto in Supercoppa.
Getty ImagesLorenzo Insigne, capitano del Napoli