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E' stata un'estate indimenticabile un po' per tutti gli italiani, ma per gli Azzurri di Roberto Mancini sarà sempre quel periodo eterno in cui la carriera si è intrecciata all'orgoglio, diventando qualcosa in più.
Tra i componenti della squadra Campione d'Europa ce n'è uno arrivato agli Europei senza troppi clamori, dopo una buona stagione, mettendo in mostra non solo sicurezza, ma anche carattere: anche dopo la partita contro il Belgio, la sua ultima a causa dell'infortunio. Leonardo Spinazzola rimane, però, uno dei protagonisti assoluti del successo dell'Italia.
"È stata una giostra di emozioni: tra l’infortunio, la Finlandia per l’operazione e Londra per la finale. Ci è cambiata la vita. Aver vinto l’Europeo è una cosa incredibile. Avevo lo stomaco chiuso: io che sono un amante della pasta e ne mangio a valanga, ora non riesco neppure a finirla. Ho pure perso il sonno: aspetto solo che ci diano una miniatura della Coppa da mettere in casa, ma intanto mi godo la medaglia e la targa da 'Man of the match'".
Ricordi che restano indelebili: quelli felici, sì, ma anche quelli tristi, come racconta in una lunga intervista a Sportweek:
"Dopo la botta ho capito subito: “Mi è saltato il tendine”. È arrivato Cristante e gli ho detto che mi ero rotto tutto. Ho pensato all’Europeo che se ne andava, il miglior momento della mia carriera, e allora è cominciato una mare di lacrime. Il giorno dopo a Coverciano, però, andava meglio: i compagni mi hanno tranquillizzato, ma la notte ho faticato a prendere sonno, ho pianto ancora, poi mi sono bevuto due birre e ho detto: 'Ok, ora basta'".
Una carriera da sliding doors, con il mancato trasferimento all'Inter nel 2020: da lì in Spinazzola qualcosa è cambiato.
"Il passaggio all'Inter saltato? Siamo gente con la valigia, ma certe volte ci rimani male: sono cose che fanno crescere. La mia testa è cambiata lì, è scattato qualcosa, mi sono detto: 'Adesso mi diverto io'".
Step by step, il laterale Azzurro lavora sodo per tornare al più presto in campo: gli amanti del calcio lo aspettano.
"Sto per togliere le stampelle, ma le butterei subito. Quando torno? Io dico prima di gennaio. Ecco il mio programma: a novembre mi alleno e dicembre gioco. A Pinto, il general manager della Roma, e ai dottori l’ho già assicurato".
GettyLeonardo Spinazzola Italy Euro 2020