_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
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Queste le parole di Maleh:
"Sto imparando molto. Sono passati una quindicina di giorni, quindi non è molto per valutare, ma di sicuro posso dire che è un sistema di gioco diverso da quello con cui ho giocato nei mesi precedenti. Il mister mi sta dando consigli tattici e io cerco di fare quello che ci chiede. Sento la fiducia dall'ambiente, dalla società. Io mi ricordo quando c'è stato l'annuncio a gennaio, poi sono arrivati altri sei mesi pazzeschi con la conquista della Serie A a Venezia. La Fiorentina ha puntato su di me e io cercherò comunque di ripagare la fiducia che mi è stata data, dimostrandolo in campo".
La passione per il gioco di Maleh traspare davvero fin dalle prime dichiarazioni:
"Il calcio per me è una ragione di vita. Ho iniziato all'età di 5 anni, qui in Italia dove sono cresciuto. Un anno prima del dovuto. Andavo a vedere le partite di mio fratello che era più grande e mentre lo aspettavo o ero lì fuori, mi divertivo un po' a calciare il pallone. Io non mi ricordo alla perfezione di questo periodo però qualcosa mi è rimasto in testa. Me lo ricorda sempre mia sorella anche quando magari le fanno le domande e le chiedono come è nata questa passione".
Getty ImagesYoussef Maleh