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Nedved e il DNA Juve: “C'è chi non vince da dieci anni"

15 OTTOBRE
CALCIO/SERIE A

Il vicepresidente della Juventus spiega: “Il Fair Play Finanziario non funziona, spero che la UEFA se ne sia accorta”.

SPORT TODAY

Quello di Pavel Nedved è un nome che resterà per sempre legato a quello della Juventus . Prima infatti ha vestito la maglia bianconera da calciatore per otto stagioni, un periodo di tempo nel quale si è consacrato come uno dei più grandi campioni della sua generazione, poi, a partite dal 2010, ha vestito i panni di dirigente, arrivando a ricoprire nel 2015 la carica di vicepresidente.

L’ex fuoriclasse ceco, parlando in occasione del Salone del Libro di Torino i n occasione della presentazione del libro ‘La casa della Juve’, ha parlato del suo rapporto con il club bianconero: “Sono alla Juve da venti anni, sono uno straniero che è stato preso come uno di casa. Io devo ringraziare il popolo bianconero e la famiglia bianconera che mi ha dato la possibilità di lavorare qui. Provo tanta responsabilità, devo restituire quanto mi è stato dato”.

Nedved è passato in breve tempo dal campo alla tribuna: “Si invecchia. I ragazzi di adesso vanno così veloce, io non sarei capace di farlo. Appena lasci ti senti ancora un calciatore e qualche calcio continui a darlo. Se sono scaramantico? Si prova sempre ad aiutare la squadra. Allo stadio non vado in ascensore, prendo le scale. Sono piccole cose che ti fanno arrivare alla partita con sensazioni positive”.

Il vicepresidente bianconero ha parlato del momento che sta vivendo la Juve: “Stiamo attraversano un periodo di assestamento che ci sta, visto che abbiamo cambiato allenatore. Serviva un po’ di tempo, ma ora non possiamo più fermarci perché gli altri corrono. Nel corso degli anni abbiamo vinto tanto con una squadra esperta, adesso è giusto ricostruire un qualcosa di importante. Stiamo investendo sui giovani e sul futuro della Juve, ma siamo concentrati anche sul presente”.

La Juventus è sempre obbligata a vincere e questo la sottopone anche a delle critiche quando i risultati non arrivano: “Abbiamo vinto lo Scudetto e portato a casa due coppe. Ci sono squadre che in dieci anni non hanno vinto niente, ma noi conviviamo con questa pressione di dover sempre portare a casa trofei. E’ una cosa alla quale siamo abituati, chi viene qui non deve avere paura, ma essere forte”.

Nedved si è soffermato anche sul Fair Play Finanziario: “Non funziona e spero che anche la UEFA se ne sia accorta. Bisogna spendere ciò che si ricava, l’idea giusta è quella dell’autofinanziamento. La linea dovrebbe essere quella del non spendere di più”.

Nedved in carriera ha vinto un Pallone d’Oro che ora fa bella mostra di sé nel museo bianconero: “E’ lì perché non è mio, ma nostro. Senza i miei compagni non l’avrei vinto. Tutti devono poterlo vedere e pensare di poterlo vincere con questa società”.

 

 

Pavel Nedved

Getty ImagesPavel Nedved

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