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Lukaku, mister partenza a razzo: Big Rom comincia sempre bene

2 OTTOBRE
CALCIO/SERIE A

Già quattro gol in giallorosso per il belga, che ha avuto un impatto roboante e si è già messo sulle spalle una squadra in grande difficoltà.

SPORT TODAY

Romelu Lukaku il gol ce l’ha nel sangue e continua a dimostrarlo anche nella sua nuova esperienza alla Roma. In una squadra in crisi di risultati, gioco e identità, il belga segue lo stesso percorso di sempre e segna a raffica, sfruttando al meglio le poche occasioni a disposizione. Sono già tre le reti nelle prime cinque presenze con i giallorossi in campionato per il belga, alle quali si aggiunge quella del definitivo 2-1 sul campo dello Sheriff Tiraspol nel primo match di Europa League. Un impatto che assomiglia a un terremoto, per la verità una costante in tutto il corso della sua carriera.

Dal West Bromwich alla Roma, Lukaku parte sempre col piede giusto

I tre gol nelle prime cinque uscite in campionato con la Roma di Lukaku rappresentano in primis una performance per certi versi storica se relativizzata al club giallorosso: solo Batistuta (6) ed El Shaarawy (4) hanno segnato infatti più reti del belga (3) nelle prime cinque presenze con il club capitolino in Serie A, tra i giocatori che hanno esordito con questa maglia nella competizione nell'era dei tre punti a vittoria. Uno score strepitoso che per il bomber, tuttavia, rappresenta in realtà una piacevole abitudine.

La Roma paradossalmente è una delle due sole squadre con cui Lukaku non è riuscito a segnare all’esordio in campionato. L’altra è il Chelsea, nella sua primissima esperienza nel calcio che conta. Un inizio carriera dunque in sordina, ma le cose cambiano immediatamente già nella sua prima esperienza da protagonista con la maglia del West Bromwich Albion: pronti via, subito gol alla prima contro peraltro un avversario di grande caratura con il Liverpool. Stesso copione anche con l’Everton: rete alla prima in maglia Toffees, poi doppietta al St. James’ Park contro il Newcastle per arrivare infine a cinque reti nelle prime cinque uscite stagionali in campionato con il club.

E neanche il salto di categoria, con maglie ben più pesanti addosso, ha spaventato il centravanti belga. Nel 2017 Lukaku approda a Manchester, sponda Red Devils: un club leggendario, nella cui storia si sono succeduti bomber straordinari che hanno lasciato alle spalle una pesantissima eredità. Risultato? Doppietta a bagnare la sua prima in Premier, poi ancora reti a raffica: sei nelle prime sette uscite in campionato. E neanche il cambio di campionato lo ha mai scalfito, visto che anche con l’Inter trova subito una gioia alla prima presenza in Serie A contro il Lecce, mettendo insieme in totale tre reti nelle prime cinque partite disputate nel massimo campionato italiano. 

Arrivano quindi i “bis”: Lukaku torna al Chelsea e spacca la porta nel derby contro l’Arsenal, segna in tutto anche stavolta tre reti nelle sue prime cinque uscite stagionali in Premier e lascia presagire un rendimento che tuttavia, tra dissapori con Tuchel e una nostalgia pazzesca di Milano, non sarà mai in grado di mantenere. E allora eccolo tornare l’anno dopo sulla sponda nerazzurra dei Navigli: manco a dirlo, gol alla prima di campionato con il Lecce. Due partite, poi lo stop per infortunio, l’inizio di un calvario che lo ha condizionato fino all’anno solare 2023 nel quale sembra essere invece tornato sulle sue medie: tra i giocatori di Serie A, infatti, solo Lautaro Martinez (30) e Victor Osimhen (26) hanno segnato più gol dello stesso Lukaku (16) in tutte le competizioni. Mourinho può stare tranquillo: anche stavolta, Big Rom non ha dimenticato come far male agli avversari.

Lukaku

Getty ImagesRomelu Lukaku in giallorosso

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