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Tramite una nota, la stessa Lega di A ha comunicato il proprio sostegno ai club che non vogliono rilasciare i propri tesserati, in virtù della situazione pandemica e delle relative normei: "La Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica che, in occasione della finestra FIFA di settembre 2021, sosterrà in ogni sede la decisione dei propri Club di non rilasciare i calciatori convocati dalle rappresentative nazionali per giocare in paesi al cui rientro in Italia sia previsto l’isolamento fiduciario in ottemperanza alle disposizioni di legge vigenti in materia di virus Sars - Cov - 2".
La Lega di A, come si legge, si riferisce a quelle convocazioni che comporterebbero la quarantena al rientro, penalizzando di conseguenza i club del campionato: "Diversamente la decisione della FIFA di non estendere le eccezioni alle convocazioni per i paesi dove sussista un obbligo di quarantena al rientro (circolare 1749 FIFA) e le diverse limitazioni connesse alla diffusione della pandemia creerebbero disparità competitive per le squadre che consentissero ai propri tesserati di viaggiare in tali paesi".
Come accennato, anche la Premier League e la Liga hanno seguito la stessa strada. Richard Masters, rappresentante della Premier, ha spiegato in questi termini la scelta: "I club della Premier hanno sempre sostenuto il desiderio dei loro giocatori di rappresentare i loro paesi, ed è motivo di orgoglio per tutti. Tuttavia, i club sono giunti alla conclusione che sarebbe del tutto irragionevole autorizzare i giocatori in questa situazione".
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