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«Un altro che presto potremo vedere è Nonge, che è giovane e sta crescendo. Sa giocare molto bene al calcio, va un po' raddrizzato», così il tecnico bianconero nell’ultima intervista parlando del nuovo talento belga.
Undici presenze e un gol con la Juventus Next Gen in Serie C in questa stagione (40 partite e 3 gol nella passata con la Primavera di Paolo Montero). Da inizio ottobre, Allegri ha scelto di portarlo stabilmente in panchina, senza mai però (ad oggi) mandarlo in campo. Ma come affermato dallo stesso allenatore, presto arriverà il suo momento. Si tratta di un centrocampista talentuoso che sa giocar bene a calcio, con movenze particolari, agile nello stretto, dotato di grandi doti fisiche e un cambio di passo nei primi metri che gli permette di superare spesso in modo agevole i suoi avversari. Nonge ha ancora ampi margini di miglioramento, mentre c’è chi nell’ambiente juventino lo ha già paragonato ad Edgar Davids.
Gli altri duemila d’oro
Da Dusan Vlahovic (16 presenze e 6 gol in campionato) a Moise Kean, i più esperti tra i duemila, fino ai gioiellini classe 2005 Kenan YIldiz (8 presenze, 159' e un gol) e Dean Huijsen (12' a San Siro, contro il Milan). Senza dimenticare l'ormai intoccabile Andrea Cambiaso (2000) e i vari Timothy Weah (2000), Nicolussi Caviglia (2000), Nicolò Fagioli (2001), Fabio Miretti (2003) e Samuel lling Jr (2003). Massimiliano Allegri, in questa prima metà di stagione, ha già impiegato dieci ragazzi della "generazione Z".
Getty ImagesIl tecnico della Juventus Massimiliano Allegri