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Il Bologna fu sorteggiato contro l’Anderlecht per la sfida che valeva il passaggio del turno agli ottavi di finale. Dopo la vittoria dei belgi per 1-0 nell’andata in Belgio e il successo per 2-1 dei rossoblù nella gara di ritorno in Italia, le due squadre si affrontarono a Barcellona per la ‘bella’ ma la sfida in Spagna finì in parità: 0-0 dopo i tempi regolamentari e supplementari. Così, il passaggio del turno venne assegnato con il lancio della monetina (all'epoca non esistevano i calci di rigore come metodo per risolvere le partite in parità). L’arbitro spagnolo Zariquiegui lanciò la moneta da 5 pesetas che, incredibilmente, si conficcò in posizione verticale nel terreno di gioco, non cadendo su nessuna delle due facce. Fu necessario quindi un secondo lancio: uscì 'testa', l’effigie di Francisco Franco, che condannò il Bologna all’eliminazione dalla Coppa dei Campioni in un modo davvero clamoroso.
Getty ImagesUna foto del Bologna 1964/65