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"Rispetto all'anno scorso in questa stagione siamo riusciti ad alzare la qualità. Gli allenamenti qui a Firenze sono più fluidi rispetto a La Spezia, sono meno lunghi perché ci sono giocatori di maggiore qualità. Con Italiano ci si diverte, a volte però è maniacale e ci fa ripetere le cose fino alla perfezione. Ci fa allenare sempre con il pallone e gli allenamenti sono divertenti [...] L'attaccamento che ho per Firenze è noto e spero di averlo dimostrato negli anni. Certo se il mister fosse rimasto a Spezia sarebbero continuati i discorsi per restare anche io in Liguria. Lui qui ha subito detto di volermi confermare anche per dargli una mano a trasmettere i suoi concetti ai miei compagni. Così sono rimasto a Firenze e posso esprimere il mio calcio".
Molto solido il legame che lega Saponara a Vincenzo Italiano. Al giocatore vengono chiesti tre aggettivi per descrivere il proprio mister:
"Schietto, perché Vincenzo è un allenatore che dice le cose come stanno nel bene e nel male dentro e fuori dal campo. Maniacale, come ho già spiegato, e ambizioso perché ha la capacità di sfruttare al meglio tutte le qualità che trova in una squadra e sicuramente ha avuto sempre il merito di far esprimere al complessivo il massimo delle sue potenzialità. Non è un caso che sia arrivato in A dal basso, non sbagliando mai una stagione".
Una battuta anche sui difensori e sugli attaccanti per lui più forti in Serie A:
"Personalmente ho un debole per Vlahovic che ho visto da vicino per tanto tempo e ad oggi credo sia il più completo del campionato. Tra i difensori senza ogni dubbio De Light è un muro, quando ‘ho affrontato mi ha dato la sensazione di essere insuperabile”.
Getty ImagesRiccardo Saponara