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Chiellini a DAZN: "20 squadre in Serie A sono troppe"

10 NOVEMBRE
CALCIO/SERIE A

Il capitano della Juventus sul tema della Superlega: "Con Agnelli ne parlo da tempo, il giocatore e i tifosi vogliono partite di livello europeo".

SPORT TODAY

Il progetto della Superlega ha rischiato di creare una frattura all'interno del calcio europeo: il divieto a procedere imposto all'UEFA dal Tribunale di Madrid per le ultime tre società 'ribelli' (Juventus, Real Madrid e Barcellona) ha poi parzialmente ridato slancio alle ambizioni di chi vorrebbe dare un volto nuovo al calcio europeo.

Di quest'ultimo avviso è Giorgio Chiellini che, ai microfoni di Linea Diletta su DAZN, ha fatto il punto sulla riduzione del numero di partite in Serie A, proponendo un ritorno al passato per quanto concerne la quantità delle squadre partecipanti in modo da privilegiare l'aspetto qualitativo del torneo. "Io col presidente Agnelli ne parlo da qualche anno. Il futuro del calcio mondiale va verso una europeizzazione del calcio internazionale. Il giocatore della Juve, come anche i tifosi, vuole sempre più giocare e vedere partite di livello europeo. Con tutto il rispetto, ma il numero di squadre del campionato italiano è troppo: il numero giusto sarebbe 18 o forse addirittura 16 squadre, ma credo che 18 sia il numero giusto. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno: credo che le istituzioni, i club e i giocatori debbano incontrarsi per riformare il calendario, creare nuove competizioni, ridare slancio a questo sport che per me rimane il più bello al mondo, ma secondo me è molto migliorabile".

Impossibile sottrarsi ai cambiamenti che stanno interessando il mondo del calcio, riformandone diversi aspetti: il dialogo è l'unica strada per uscire dall'impasse. "Anche se noi romantici del calcio vorremmo l’abolizione del VAR, giocare senza fuorigioco, tornare indietro... Ma il mondo sta andando avanti! Non bisogna precludersi al cambiamento. Manca il dialogo, ma è il momento di ritrovarsi tutti insieme, persone di livello, e provare a trovare soluzioni per cambiare il calcio".

Gli stessi calciatori, secondo Chiellini, dovrebbero essere chiamati in causa al momento di prendere decisioni importanti per lo sviluppo del calcio. "Si sta andando verso una situazione insostenibile. Bisogna parlarne tutti insieme e i calciatori devono essere protagonisti: sicuramente siamo bene pagati e lo sappiamo, ma questo non vuol dire che non dobbiamo essere presi in considerazione in queste discussioni...".

Giorgio Chiellini

Getty ImagesGiorgio Chiellini

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