E' iniziato oggi al Tribunale nazionale federale della Figc il processo alla Lazio e a Claudio Lotito per violazione dei protocolli Covid. Il tribunale ha ritenuto inammissibile la richiesta del Torino di costituirsi come parte terza interessata relativamente al match Torino-Lazio del 1 novembre 2020 e la presenza di Immobile in quella gara. Di conseguenza il club granata non sarà ammesso al dibattimento odierno in videoconferenza.
Ma cosa era successo? Facciamo un passo indietro per capire meglio. La Lazio, il suo presidente e i medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia erano stati deferiti dalla procura federale per la mancata comunicazione alle Asl competenti e messa in isolamento di 8 giocatori positivi ai tamponi Uefa in occasione delle sfide di Champions col Bruges (28 ottobre 2020) e con lo Zenit San Pietroburgo (4 novembre 2020), e per la mancata comunicazione alle Asl e messa in isolamento di altri 3 giocatori positivi ai tamponi Uefa (Immobile, Leiva e Strakosha) prima della partita con il Torino (1 novembre 2020), e l'inserimento in distinta di un giocatore positivo nella gara con la Juventus (8 novembre 2020).
Duecentomila euro di multa alla Lazio, 13 mesi e 10 giorni di inibizione al suo presidente, Claudio Lotito, accusato di "non aver provveduto a far rispettare o comunque non aver vigilato sul rispetto delle norme", e 16 mesi ai medici sociali Rodia e Pulcini. Sono queste le richieste appena presentate dalla procura Figc che non ha parlato di alcuna penalizzazione per i biancocelesti.
Colpito duro quindi il presidente Lotito che ora rischia di perdere la sua carica federale.
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