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Caos Lazio-Milan, Rocchi su Di Bello: "Ecco cosa mi ha scritto"

4 MARZO
CALCIO/SERIE A

Il designatore degli arbitri commenta la prestazione del fischietto di Brindisi dopo le polemiche per i tanti episodi nel match dell'Olimpico

SPORT TODAY

Non si placano le polemiche per la direzione di gara di Marco Di Bello, arbitro della sfida di venerdì allo stadio Olimpico tra Lazio e Milan. Tanti episodi e tre rossi ai danni di Pellegrini, Marusic e Guendouzi, che hanno costretto i biancocelesti di Maurizio Sarri a chiudere il match in otto contro undici. A Open VAR, su DAZN, il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi ha commentato la prestazione del fischietto di Brindisi. A proposito del rigore chiesto dalla Lazio per l'intervento di Maignan su Castellanos chiarisce: «Episodio molto a limite. Siamo per l’idea di essere d’accordo con questa valutazione, perché diamo più importanza che giochi il pallone e non alla dinamica successiva. Se fosse stato concesso il rigore ci sarebbe stato il silent check, pertanto avremmo accettato la decisione del campo. Non è un episodio chiaro e non è da Var. Se non ci fosse stato Gabbia? A livello regolamentare non sarebbe cambiato nulla. Credo che sia un contatto fortuito. Qui c’è un’azione divisa in due parti. Questo episodio lo valuti bene in dinamica live, se lo rallenti diventa un rigore enorme».

Rocchi sul rosso a Pellegrini con Castellanos a terra

Sul secondo giallo a Luca Pellegrini, arrivato mentre Castellanos era a terra, il designatore commenta: «Credo che Di Bello non abbia avuto fisicamente il tempo perché è più attratto dal secondo episodio, il doppio giallo, che nonostante tutto è corretto. Si accorge e non si accorge della cosa, se avesse avuto la sensazione che fosse avvenuto qualcosa di importante avrebbe fermato il gioco. Qua il doppio giallo è dovuto perché il gesto è chiaro. Mi rendo conto della difficoltà nell’accettare una decisione così. Quando ci rendiamo conto che c’è un problema al viso dobbiamo intervenire, qui capisco la dinamica perché è molto particolare e lui è attratto solo da cosa succede dopo. Noi interveniamo quando oggettivamente c’è qualcosa di serio».

Il messaggio di Di Bello a Rocchi

A proposito del rosso a Marusic: «Non voglio esprimermi perché c’è il discorso del Giudice Sportivo - dichiara Gianluca Rocchi -. Non so cosa abbia detto il giocatore a Di Bello, è una cosa che riguarda l’arbitro. L’importante è che sia chiaro quello che succede. Se devo fare un appunto, è stato più il controllo della partita dove ha avuto qualche problema, e chiaramente si doveva fare meglio. Ho letto tante cose dopo la partita. Non è semplice quando finisci una partita con una squadra in 8 e se non la fai bene. La mattina dopo mi ha scritto un messaggio dove mi diceva: 'Mi dispiace, mi rincresce della situazione perché potevo fare meglio'. La cosa che mi fa dispiacere è quando vedo aggressioni mediatiche e verbali all’arbitro di turno come se non si rendesse conto di quanto ha fatto. Lui è mortificato perché sa di aver fatto una prestazione che poteva essere decisamente migliore». Sugli eventuali provvedimenti: «Ragioniamo sempre al contrario, al positivo. Io mando fuori quelli che stanno meglio, quelli che stanno un po’ meno bene stanno un pochino più tranquilli. Ma dobbiamo recuperarlo il prima possibile, non dobbiamo lasciare nessuno indietro».  

Marco Di Bello

Getty ImagesMarco Di Bello

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