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Amarcord Delneri: "La mia Juve non era da buttare"

23 AGOSTO
CALCIO/SERIE A

Dieci anni fa il tecnico di Aquileia approdava sulla panchina bianconera: "Eravamo da terzo-quarto posto, fummo sfortunati"

SPORT TODAY

Sono passati dieci anni da quando Luigi Delneri accettò l'incarico di allenatore della Juventus. In un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport' il tecnico di Aquileia, che nella prossima stagione tornerà a sedersi su una panchina, quella del Brescia, è tornato sulla sua avventura bianconera, deludente rispetto alle aspettative iniziali e chiusa con un dimenticabile settimo posto.

"Non eravamo una squadra da scudetto, ma da terzo-quarto posto sì - ha detto Delneri -. Nel ritorno persi per infortunio giocatori chiave come Quagliarella. Ho ottimi ricordi e capisco come un settimo posto alla Juve non possa bastare, però non butto via quella stagione".

Tra i punti d'orgoglio sottolineati da Delneri, l'arrivo di due calciatori che negli anni a seguire avrebbero poi fatto la storia del club bianconero: "Ai tifosi ricordo che con me arrivarono Bonucci e a gennaio Barzagli: quest’ultimo lo caldeggiai io, memore di quanto avesse fatto bene al Chievo".

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