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La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il terzo calcio di rigore - che ha portato al terzo gol dell'Argentina - assegnato per un fallo di mano a detta dei paraguayani inesistente. In quel momento, uno degli spettatori ha così lanciato dagli spalti uno sputo che ha finito per colpire uno dei direttori di gara. L'allenatore del Paraguay, visibilmente infastidito, ha protestato per quanto stava accadendo ed è stato di conseguenza espulso. Poi, dopo un'invasione di tifosi, ha ordinato ai suoi giocatori di lasciare il campo. A sostegno dei biancorossi anche le delegazioni brasiliana e boliviana, che hanno consigliato loro di andare negli spogliatoi.
«È evidente che ci hanno derubato», ha dichiarato Eduardo Martinez, portiere del Paraguay, indignato per la situazione. E ha continuato: «Tutti abbiamo deciso di non giocare più questa finale. Il mio compagno di squadra è stato colpito in faccia da una pallonata, ma ci hanno accusato di un fallo di mano inesistente. Abbiamo video che provano vari comportamenti scorretti e decisioni modificate senza motivo: noi le partite le abbiamo vinte con la nostra grinta, non rubando».
Nonostante la decisione dei paraguaiani, gli organizzatori non hanno ancora deciso se il titolo mondiale andrà all'Argentina. «Abbiamo provato di tutto. Cambiare gli arbitri, ricominciare la partita. Ma il Paraguay non ha accettato», ha dichiara
Nonostante la decisione dei paraguaiani, gli organizzatori non hanno ancora deciso se il titolo mondiale andrà all'Argentina. «Abbiamo provato di tutto. Cambiare gli arbitri, ricominciare la partita. Ma il Paraguay non ha accettato», ha dichiarato la coordinatrice del torneo Silvia Rojas, parlando a DeporTV. Il titolo, per ora, non è dunque ancora stato assegnato.
Getty ImagesLa bandiera del Paraguay