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CR7 eroe triste, Bounou eroe allegro: il Mondiale regala anche questo

6 DICEMBRE
CALCIO/QATAR 2022

Non si giocherà l’attesissimo derby iberico.

SPORT TODAY

Hanno segnato tutti, tranne lui. Un martedì sera veramente particolare quello di Cristiano Ronaldo, attore non protagonista nella straordinaria goleada inflitta dal Portogallo alla Svizzera. Gli elvetici sono praticamente sempre stati in balia dei loro avversari, che il commissario tecnico Fernando Santos ha deciso di mandare in campo senza l'uomo che ha scritto le pagine più importanti della selezione lusitana. 

Per CR7 c’è stato spazio solamente a risultato acquisito e, soprattutto, dopo che Gonçalo Ramos, il giocatore che di fatto aveva preso il suo posto, aveva già realizzato una storica tripletta, meritandosi di portare a casa il pallone di una serata magica. Non si può dire che Ronaldo, dal momento in cui è stato schierato, non si sia dato da fare con l’obiettivo di segnare l’ennesimo gol con la casacca della sua nazionale. Ma non c’è riuscito, tanto è vero che il risultato non si è schiodato dal 5-1 fino a quando si è entrati nel recupero. E, ironia della sorte, è stato un altro subentrato, il milanista Leao, a mettere la ciliegina su una torta decisamente indigesta per gli svizzeri. Una grandissima soddisfazione non solo per i portoghesi in campo, in tribuna e in patria, ma anche per quelli che sono emigrati in Svizzera a cercare fortuna. E non sono sicuramente pochi. 

Sembrava non ci fossero molti dubbi alla vigilia degli ultimi ottavi di finale della rassegna iridata: nel turno successivo, vale a dire i quarti, si sarebbe assistito a un interessantissimo derby iberico, con il Portogallo pronto a sbarrare la strada alla favorita Spagna. Nulla di tutto questo, invece, perché a rovinare i piani ha pensato l’orgogliosissimo Marocco, inequivocabilmente la squadra rivelazione del torneo. Alzi la mano chi pensava che Amrabat e compagni potessero cavarsela al cospetto delle Furie Rosse, date fin dalla vigilia del Mondiale tra le favorite per la vittoria finale. E invece per gli uomini di Luis Enrique non c’è stato nulla da fare: nei tempi regolamentari il fortino nordafricano ha retto, anche se ovviamente c’è stato più di un rischio che potesse crollare, e quando è venuto il momento di tirare i calci di rigore per decretare la vincitrice è salito in cattedra Yassine Bounou. Il 31enne portiere del Siviglia, infatti, ha fatto capire di avere grande tesoro della sua esperienza in Spagna: è stato decisivo alla lotteria dei rigori parandolo sia a Soler che a Busquets e, tanto per gradire, intuendo la direzione del primo calciato sul palo da Sarabia. 

Una vera e propria favola quella dell’estremo difensore marocchino, che ha messo la propria firma su una serata indimenticabile. Nato a Montreal, in Canada, è cresciuto nel Wydad di Casablanca ed è nella patria di re Juan Carlos dal 2012. Ora, dopo una lunghissima serie di gare consecutive, il Mondiale si prende due giorni di pausa: ripartirà venerdì quando vedremo scendere in campo quattro delle otto squadre ancora in lizza. Alle 16 la Croazia cercherà di arginare il Brasile, poi, alle 20, andrà in scena il remake della finale del Mondiale del 1978, con l’Olanda e l’Argentina che si sfideranno per arrivare al penultimo atto. Ci sarà da divertirsi…

Cristiano Ronaldo

Getty ImagesCristiano Ronaldo

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