Parma, Buffon spiega le ragioni del ritorno

Con la scelta di tornare a vestire la maglia del Parma, Gianluigi Buffon chiude con un cerchio perfetto la propria carriera.

Quella crociata infatti è stata la prima squadra dell’infinita carriera del portiere azzurro, una carriera che proprio tra i pali del Tardini è decollata portandolo poi a diventare, negli anni successivi, un simbolo della Juventus.

Il cuore, i bei ricordi, la volontà di misurarsi ancora col calcio giocato e un pizzico di romanticismo l’hanno spinto quindi, una volta chiusa la sua seconda parentesi bianconera, a riannodare quel filo interrotto nel 2001.

“Ho tantissimi ricordi, ora spero di riscrivere qualche pagina importante. Ho provato tanta emozione a tornare qui, questo è l'unico modo per poter performare ancora ad altissimi livelli. Sapevo che Parma poteva regalarmi questo, non l'avrei trovato da nessuna parte” ha affermato a Sky Sport Buffon.

“Sono convinto della scelta che ho fatto, rivedendo certi posti mi sono sentito a casa, qui la gente mi vuole bene. Ho avuto due opportunità, anche per vincere la Champions. Ma non protagonista, per questo non ho avuto voglia di dire sì e ho rifiutato le proposte" ha rivelato il nativo di Carrara che, come tutti, non si sta perdendo le gesta della Nazionale di Mancini.

“Non si può far altro che parlarne bene. Mancini ha ridato entusiasmo ai tifosi e a tutto il popolo calcistico. Questo è un grandissimo merito del ct, ha il timone in mano. I ragazzi si esprimono al massimo. Non so se l'Italia può vincere l'Europeo, non dobbiamo caricare di responsabilità i ragazzi” il pensiero di Buffon il cui testimone, tra i pali dell'Italia, è stato preso da Gigi Donnarumma.

“Gli faccio un grandissimo in bocca al lupo, è giusto che vada in una squadra del genere e avrà la possibilità di vincere la Champions. Parigi è una bellissima città, la società è importantissima e la squadra fortissima” l’augurio dell’ex Juventus.

Getty ImagesGianluigi Buffon