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Si qualificano le prime due: vietato sbagliare allora in un girone in cui l’Italia ha già perso con gli inglesi e in cui va segnalata anche la presenza della squadra che ha eliminato la Nazionale dal Mondiale. E proprio contro la Macedonia del Nord si ripartirà sabato prossimo, con una nuova formazione che ripartirà da alcune certezze del passato e tante novità. Sarà Ciro Immobile il nuovo capitano, dopo la mancata convocazione di Bonucci che si aggiunge alla lista degli esclusi insieme a Francesco Acerbi, Jorginho e Marco Verratti. Esclusioni pesanti, che sono state già giustificate e spiegate dal ct Azzurro.
Jorginho e Verratti a casa: la versione di Spalletti
Esclusioni rumorose, ma per certi versi preventivabili, quelle dei due centrocampisti. Spalletti però non si è tirato indietro e ha spiegato nella sua prima conferenza stampa la ragione dell’esclusione di due calciatori così importanti. «Saranno due gare fondamentali, ci sarà bisogno di spessore e internazionale e di esperienza. Questa maglia è un dono importante, da contraccambiare». E allora perché l’esclusione? Spalletti lo spiega senza giri di parole.
«Ho provato a scegliere i migliori, prendendo in considerazione in questo momento anche il minutaggio. Siamo all’inizio della preparazione, era impensabile portare Verratti e Jorginho che non hanno giocato alcun minuto». Questione di forma fisica quindi per il ct, che almeno a parole non ha chiuso la porta a una possibile convocazione futura.
L’esclusione di Acerbi
Ha continuato poi così Spalletti: «Dentro c'è da avere un comportamento ben riconoscibile per fare il calcio che vogliamo, su quello non ci sono deroghe». Un messaggio chiaro quello del ct, che punta ad avere una Nazionale con un’identità di gioco riconoscibile e quindi calciatori con determinate caratteristiche. Rischia quindi di trovare poco spazio Francesco Acerbi, escluso da questa chiamata comunque per ragioni fisiche, vista la momentanea indisponibilità del calciatore che punta a entrare in gruppo nelle prossime settimane. A prescindere da ciò, comunque, la concorrenza in difesa e l’abitudine a giocare in una linea a tre potrebbero condizionare le chance dell’ex Sassuolo e Lazio.
Bonucci, addio definitivo?
Rischia invece di essere un addio definitivo quello di Leonardo Bonucci. Il centrale di difesa, dopo i ripetuti problemi delle ultime due stagioni e il benservito ricevuto dalla Juventus, si è trasferito all’Union Berlino. In Germania proverà a rientrare in condizione e a guadagnarsi i gradi da titolare, giocando le ultime cartucce della carriera. In ogni caso, però, sembra molto difficile che Spalletti possa prendere in considerazione l’ex capitano: la fascia consegnata a Immobile, in questo senso, potrebbe essere una chiara indicazione. Spalletti non ne ha parlato in conferenza, ma rischia di essere finita l’avventura di Bonucci in Nazionale.
Getty ImagesLuciano Spalletti