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Milan, retroscena Ibrahimovic: "Stavo per ritirarmi"

5 DICEMBRE
CALCIO

Zlatan Ibrahimovic si racconta a Massimo Ambrosini: "Avevo deciso di non continuare, ma non volevo avere rimpianti. Possiamo puntare alla Champions".

SPORT TODAY

A tutto Zlatan Ibrahimovic . Il fuoriclasse del Milan si è raccontato ai microfoni di 'Sky Sport', intervistato dal suo ex compagno in rossonero Massimo Ambrosini . Più che un'intervista, è una chiacchierata tra amici. Sul presente, ma anche sul passato. E svela un clamoroso retroscena che risale alla scorsa estate:

" Pioli mi ha chiesto cosa volevo fare. Gli ho risposto: ' No, non continuo . Basta'. Anche la mia famiglia è importante, io sono qui da solo, è un sacrificio. Per sei mesi va bene, ma un altro anno come questi sei mesi no. Pioli mi ha detto: 'Ok, ti rispetto, va bene'. Il giorno dopo abbiamo parlato di nuovo: 'No, non è così semplice. Se rimani, qui sarà un'altra cosa'. E io: 'No, ho deciso di ritirarmi'. Lascia stare il contratto, a quest'età non è importante".

"Poi è cambiato qualcosa. Non volevo avere rimpianti. Ho chiamato il Milan e ho deciso di andare avanti . Ma in un primo momento avevo deciso: 'No, il prossimo anno non resto'".

"Già allo United pensavo di smettere. Avevo 35-36 anni. Quello prima del grave infortunio (contro l'Anderlecht in Europa League, ndr). Dopo l'infortunio mi sono detto di continuare finché avessi retto. Senza calcio chi sono? Quando non fai più quello che hai fatto per 25 anni, non è semplice. Se sono pronto? No, perché mi sento troppo bene".

Ibrahimovic, attualmente ai box per infortunio, è un intoccabile di Pioli. Alla faccia di chi si sarebbe immaginato un impiego più ragionato: "Io voglio giocare sempre, è normale. Ma ad esempio in Europa Pioli mi ha detto: 'Giochi 45 minuti'. Io lo rispetto. Ho una responsabilità di fronte ai compagni e devo aiutare l'allenatore. Sento tanto la responsabilità. E mi piace".

Solita domanda: dove può arrivare questo Milan, che dopo 9 giornate sta dominando a sorpresa la Serie A? Ibrahimovic è realistico: "La squadra ha fame, ha voglia. Stiamo facendo bene. Non dobbiamo avere sogni o obiettivi, ma giocare una partita alla volta. O meglio: io ho un obiettivo. Ma la squadra deve fare il meglio possibile, perché è molto giovane e non ha ancora il feeling di vincere qualcosa. Ora non dobbiamo rilassarci. Tutti si ricordano solo dell'ultima partita".

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