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Milan, Giacomo Zanon sull'infortunio di Zlatan Ibrahimovic

19 DICEMBRE
CALCIO

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il medico Giacomo Zanon spiega il nuovo infortunio di Zlatan Ibrahimovic

SPORT TODAY

Dopo aver concluso tutto l'allenamento di ieri, Zlatan Ibrahimovic si ferma ancora. Brutta notizia per il Milan, che sperava di riaverlo in extremis per la sfida contro il Sassuolo. La Gazzetta dello Sport ha intervistato Giacomo Zanon, il responsabile del reparto di traumatologia dello sport dell’ospedale San Matteo di Pavia. 

Queste le sue parole sull'infortunio di IbraCadabra: "La soffusione emorragica è una piccolissima raccolta di sangue, il che significa la rottura di alcune fibre del tessuto muscolare. Quindi se è presente sanguinamento non è proprio una lesione lieve. In una lesione lieve abbiamo una reazione infiammatoria. Se c’è sangue significa che qualcosa si è rotto. Poi a mio parere è bene spiegare che il soleo non c’entra con il polpaccio. Il polpaccio è formato dai gemelli, il soleo invece è uno dei muscoli che compongono la loggia posteriore della gamba, fondamentale nella fase di spinta del passo".

La Gazzetta si chiede se questo nuovo stop sia legato al precedente infortunio oppure sia una cosa nuova: "Ci può essere un nesso, legato al fatto che l’atleta ha comunque avuto un periodo di relativa inattività. Non ha giocato né si è allenato regolarmente, ha dovuto fare delle terapie. Dunque un minimo di indebolimento generale l’ha avuto. Ci può fare pensare a una predisposizione individuale. Bisogna vedere se anche in passato ne ha sofferto. Ma più che altro direi la stanchezza dovuta agli impegni ravvicinati. Perché giocando due partite a settimana a 39 anni la fatica si sente, anche se lui è un highlander. Questi sono sì sono fattori predisponenti".

E in ultimo si inerroga sui tempi di recupero dello svedese: "Un trauma con sanguinamento è una lesione importante come si diceva. In più, il soleo è il muscolo che guarisce con più difficoltà in assoluto. Difficile pensare che la prognosi possa andare sotto le quattro settimane".

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