Milan: Boban vince la causa contro i rossoneri

Boban-Milan 1-0. Il primo tempo termina così, perchè se è vero che il Tribunale dà ragione a Zvonimir Boban, la società rossonera ha già annunciato il ricorso.

Ma facciamo un passo indietro: il licenziamento di Boban era arrivato a marzo a causa di un'intervista mal digerita dalla società rossonera, in cui Boban disse che il Milan non stava rispettando le sue mansioni di capo dell'area sportiva. In particolare, la causa che scatenò il tutto, fu che la società per ingaggiare Rangnick non avrebbe coinvolto né lui né Maldini. Il motivo del licenziamento fu "per giusta causa" a seguito dell'intervista che, secondo l'ad Gazidis, avrebbe screditato la società.

Nel corso dei mesi successivi all'intervista, né il Milan né Boban sono riusciti a trovare un accordo per chiudere "amichevolmente" la faccenda, ed ecco che allora la decisione l'ha dovuta prendere il giudice dando ragione all'ex centrocampista accertando "l'illegittimità del recesso unilaterale" del contratto di collaborazione coordinata e continuativa che prevedeva uno stipendio annuale da oltre un milione di euro più benefit. Secondo l'impostazione della difesa di Boban, le mansioni del lavoro svolto da Boban non erano regolamentate correttamente da quel tipo di contratto.

Dopo aver ascoltato anche le deposizioni di Massara e Maldini, il tribunale di Milano, sezione lavoro, ha condannato la società rossonera a un cospicuo risarcimento: 5,375 Milioni di euro (a fronte di una richiesta di 8 milioni di euro, pari al doppio dello stipendio che doveva ancora percepire). Del risarcimento, una parte di 4 milioni e 125 mila a titolo di danno patrimoniale e e 1,250 mila a titolo di danno non patrimoniale.

La sentenza di primo grado sembra quindi dare ragione a Bobnan, ma la società rossonera aspetterà di leggere le motivazioni del giudice prima di predisporre la propria tesi difensiva, che comunque sarà volta a dimostrare la legittimità del licenziamento dopo la suddetta intervista.

Getty ImagesZvonimir Boban