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Sfida nella sfida per Sinisa Mihajlovic, sulla panchina del Toro dall'estate 2016 a fine 2017. Nonostante l'esonero, il tecnico serbo ricorda con affetto il mondo granata.
Queste le parole pronunciate alla vigilia: “Mi dispiace per il momento che sta attraversando il Torino perché sono stato bene lì, ho un bellissimo rapporto con i tifosi, il presidente e la società. Questa è un’altra dimostrazione rispetto a quando dico che questo è un campionato strano dove tutti possono andare in difficoltà. Quello che è successo al Torino può succedere a chiunque, bisogna adattarsi velocemente, per fare in modo di non entrare nella mischia salvezza. Senza pubblico, senza preparazione, tutti gli infortuni, il virus, può succedere di tutto. Dovremo avere il giusto atteggiamento, essere aggressivi e fare un gol in più dell’avversario”.
Poi sulla fine del breve ritiro: "Ci siamo parlati e ci siamo messi d’accordo sugli stipendi, i giocatori si sono comportati bene, hanno accettato e quindi li abbiamo liberati. In verità non c’entra niente la questione stipendi. Sono venuti a parlarmi i due capitani, Poli e Palacio, e mi hanno chiesto di sospendere il ritiro. Io ero d’accordo, ma ho chiesto che loro parlassero prima con tutta la squadra e che si impegnassero con un patto morale verso me, i tifosi e la società. Non pretendo di vincere, ma di andare in campo con il giusto atteggiamento, rispettando la maglia che indossano”.
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