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L'arbitro Serra torna sull'errore di Milan-Spezia

2 FEBBRAIO
CALCIO

"Pensavo che Rebic volesse strangolarmi... poi ha capito il mio errore"

SPORT TODAY

E' passato del tempo da quel Milan-Spezia in cui l'arbitro Serra commise un errore fatale ai fini del risultato che aveva penalizzato i rossoneri. Nonostante si guardi già alla prossima giornata tiene ancora banco quanto capitato a San Siro prima della sosta. "Non ho dormito, al massimo un'ora. Ma adesso voglio soltanto tornare in campo".

Nonostante questo, Marco Serra racconta in esclusiva a Sky Sport24, le sue sensazioni del momento e tutta la voglia di riprendere ad arbitrare dopo lo sfortunato episodio dello scorso 17 gennaio, con il gol del 2-1 reso vano dalla mancata applicazione del vantaggio. Il 39enne direttore di gara piemontese ricostruisce la dinamica dell'errore, lo stupore al momento del successivo gol dello Spezia e le parole di conforto dei giocatori del Milan negli spogliatoi.

"Nella mia testa c'è probabilmente un errore di priorità - spiega - io mi concentro su Rebic e su Bastoni che sta arrivando da dietro e penso 'se lo tocca è fallo', perché sta tirando in porta quindi non può prendergli la palla senza fare fallo. Concentrandomi su quello mi perdo lo scenario completo e non vedo Messias che sta per tirare. Ho il ricordo di aver pensato mentre la palla gli arrivava 'speriamo non la butti dentro...'. Questo sì".

"Credo di aver detto 'non ci credo' all'auricolare. Negli spogliatoi poi mi è passato accanto Florenzi ed era affranto come me, passa Calabria che era il capitano e tutti gli altri: mi sostengono, mi dicono che tutti sbagliano e di andare avanti. Ibra mi ha detto di essere forte e di reagire, mi ha fatto molto piacere e credo che il gesto sia stato apprezzato".

In quei momenti concitati del match, un episodio è rimasto impresso nella mente del direttore di gara, ovvero quando Rebic si avvicinò un pò troppo all'arbitro. "Credo che Rebic sia partito con l'idea di strangolarmi. Poi penso che abbia capito da uomo di campo che anche lui magari avrà sbagliato un gol a porta vuota, ed era quello che avevo fatto io in quel momento. Credo che tanti di noi arbitri, forse tutti, avremmo avuto la stessa reazione, dal più giovane al più vecchio, sono sicuro".

La storia non finisce in campo, ma negli spogliatoi... "Succede che passa qualche giocatore del Milan... Florenzi era affranto come me, sembravo io... e addirittura mi abbraccia. Poi Calabria, da capitano, passano Theo Hernadez e Diaz, anche loro a dirmi 'succede'. Il succo era sempre 'reagisci, che si sbaglia tutti'. E poi arriva anche Ibra e la sostanza del suo intervento era 'ora dimostra di essere forte e reagisci'. Mi ha fatto molto piacere ma credo di aver realizzato il giorno dopo il gesto che avevano fatto, sul momento nello stato emotivo in cui ero non l'ho apprezzato come dovevo".

 

serra rebic

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