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La gioia di Darboe: "Sono fuggito dall'Africa per inseguire il mio sogno"

6 MAGGIO
CALCIO

Il giovanissimo centrocampista gambiano, all'esordio in Europa League con la maglia della Roma, racconta il percorso che lo ha portato verso l'Italia.

SPORT TODAY

Ebrima Darboe, dopo l'esordio in campionato contro la Sampdoria, ha fatto il suo debutto ufficiale anche sul palcoscenico europeo esordendo con la maglia della Roma nella semifinale di ritorno di Europa League vinta 3-2 dai giallorossi al cospetto di un Manchester United comunque finalista.

Il giovanissimo gambiano, classe 2001, è entrato in campo nel primo tempo sostituendo l'infortunato Smalling. Nel post gara, ai microfoni di 'Sky Sport' il calciatore ha espresso tutta la sua emozione: "E' un'emozione indescrivibile. Non so nemmeno come spiegarla".

Le sensazioni al momento dell'ingresso in campo: "Cerco sempre di allenarmi al massimo quando posso lavorare con il gruppo della prima squadra. Il mister mi ha detto che sono forte e di giocare tranquillo come in allenamento. Ho cercato di fare questo e di giocare in modo semplice per aiutare la squadra".

Una storia partita da lontanissimo: "Ho questo sogno fin da piccolo, come sapete in Africa è un po’ difficile giocare ad alti livelli se non hai un aiuto. C’era una persona a cui ero molto legato che mi diceva che ero forte e che dovevo arrivare in Europa. I miei genitori mi hanno aiutato ma non era facile ottenere il visto. Non avevo scelta e sono fuggito con due miei amici. E’ stata dura, ringrazio Dio e l’Italia. Poi ho conosciuto una scout, che si chiama Miriam Petruzzi, che mi ha cambiato la vita. Ero troppo piccolo, mi ha accolto in famiglia. Mi sono sentito a casa, li ringrazio perché so che mi stanno seguendo."

 

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