A cinque giorni dalla sfida dei quarti di finale agli Europei contro il Belgio, Gianluigi Donnarumma si è preso una pausa e, ai microfoni di Redbull.com, ha fatto il punto sulla sua carriera raccontando prima come sia nata la sua passione per il calcio e poi dove aspiri ad arrivare.
"Il mio obiettivo è sempre stato quello di diventare il numero uno dei numeri uno. Abitavo a Pompei con mia sorella e in camera avevo i poster di Buffon e Dida. Il mio sogno era quello di ogni bambino: vincere Mondiale ed Europeo con la maglia dell'Italia” ha rivelato l’ex Milan prima di entrare nei dettagli di come abbia cominciato a calcare i campi di calcio.
“All'inizio non mi allenavo bene, era solo un divertimento. Avevo 5 anni quando mio zio ha iniziato a portarmi al campo e ho subito capito che mi sarebbe piaciuto fare il portiere. Non ho mai avuto paura ed ero spericolato. Non era facile buttarsi su in campo di terra battuta. Il calcio è sempre stato tutto per me, quando venivano annullati gli allenamenti piangevo sempre. Devo tutto a mio zio e a mio babbo, se sono qui è anche grazie ai miei genitori”.
Donnarumma però poi, oltre al supporto della famiglia, ci ha messo del suo per arrivare ai massimi livelli, un traguardo questo che il classe 1999 ha centrato facendo affidamento su precisi valori.
“Ho sempre pensato che il lavoro ripagasse sempre. Lavorando con umiltà, sacrificio e passione è tutto più facile. Ormai gioco in Serie A da sei anni, c'è più rispetto. Mi faccio sentire e i miei compagni mi ascoltano anche. Il portiere deve comandare la difesa, ci dobbiamo trasmettere sicurezza e fiducia, sempre” ha spiegato Donnarumma, un portiere che sa già molto bene quali traguardi raggiungere.
“Spero di giocare il più a lungo possibile, fino a 40 anni, è la mia passione. Il mio obiettivo è vincere più trofei possibili, soprattutto con la Nazionale italiana. Il sogno incredibile è vincere il Pallone d'Oro, ce la metterò tutta, poi vedremo che cosa succederà. Ogni giorno si può imparare qualcosa di nuovo” ha concluso il prossimo numero uno del Psg.
Getty ImagesGianluigi Donnarumma