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Simeone veste la maglia del Verona, non più della Fiorentina. E deve ogni domenica giocarsi il posto con Kalinic e Lasagna. Evidentemente, però, quando vede Sarri scioglie le briglie e inizia a cavalcare verso la gloria. Lo aveva già fatto il 29 aprile del 2018, con quella celeberrima tripletta nell'altrettanto celeberrimo Fiorentina-Napoli che, di fatto, era costato il campionato agli azzurri. E lo ha rifatto oggi, segnando addirittura quattro volte.
Due reti nel primo tempo, di cui una bellissima, e altre due nella ripresa. Simeone ha sfruttato la giornata di grazia del Verona, le pecche di una difesa laziale priva dei titolari Luiz Felipe e Acerbi e, in generale, la discontinuità della formazione di Sarri, a cui sembra sempre mancare il famoso centesimo per fare un euro.
Già, Sarri. Era presente anche lui, quel famoso 29 aprile del 2018. E anche lui pianse metaforiche lacrime amare dopo il capitombolo del Franchi, determinato anche e soprattutto dalla rapida espulsione di Koulibaly.
Non solo. Chi era il portiere del Napoli in quell'amaro pomeriggio? Pepe Reina. Pure lui in campo sia a Firenze che al Bentegodi e nuovamente umiliato da Simeone, suo incubo ufficiale. E uno dei due terzini? Elseid Hysaj. Idem: presente ieri come oggi.
Che Simeone diventi una sorta di Superman del pallone appena vede Sarri (e Reina, e Hysaj), è certificato dai dati: se il Cholito fin qui aveva segnato appena due reti in campionato, oggi ne ha timbrate quattro in un colpo solo. Triplette in Serie A, invece? Una, quella di Fiorentina-Napoli. Poker? Solo quello di oggi. Scontato.
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