_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
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Queste le parole del presidente:
"Viene prima la riforma del calcio professionistico, semiprofessionistico e dilettantistico. C'è, per fare un esempio, una Serie B con un turnover troppo alto: tre promosso e quattro retrocesse fanno sette posizioni calde. Poi dobbiamo capire in che modo ristabilire le condizioni di pari opportunità, che non significa impedire a nessuno, meno che mai alla Juve, di vincere. Discuteremo perciò anche di play off. Continuo a pensare che possano dare al calcio un appeal diverso. La legge attribuisce alla Federazione il potere di modificare in corso la formula del torneo. Ma speriamo di non doverne fare uso. Mi dico che non accadrà. Siamo già passati nell'occhio del ciclone. Rispettando il protocollo, molte società hanno continuato a giocare in sicurezza e con responsabilità. Solo una partita è stata rinviata. Mi pare un bilancio positivo da difendere".
Un'altra questione toccata dall'intervista è il rinnovo di contratto del CT della Nazionale maggiore Roberto Mancini, legato alla FIGC fino al 2022:
"Ha un contratto che scade nel 2022. Se ragioniamo con logiche di mercato, la Figc non può concorrere con club che hanno risorse ingenti da mettere sul piatto. Ma io farà di tutto per tenerlo. Il mio vantaggio è la sensibilità di Mancini verso l'azzurro. Lippi come terzo incomodo? Il problema non esiste".
Getty ImagesGabriele Gravina