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FIFA, Mondiale ogni due anni: tutto quello che c'è da sapere fin qui

24 SETTEMBRE
CALCIO

Il Mondiale ogni due anni è un'idea avanzata dalla FIFA che sta facendo molto discutere di questi tempi. Andiamo a vedere quali sarebbero, nello specifico, le novità dei calendari internazionali e delle qualificazioni.

SPORT TODAY

In origine, la proposta del Mondiale ogni due anni è stata avanzata dalla federazione calcistica dell’Arabia Saudita durante il 71esimo congresso FIFA dello scorso 21 maggio. La FIFA ha risposto presente, supportata dall'ex tecnico dell’Arsenal Arsene Wenger, che dal 13 novembre del 2019 ricopre il ruolo di responsabile dello sviluppo mondiale del calcio. La strada da percorrere è molto più che difficile ma già a questo punto si possono tracciare delle linee guida su come sarà il calendario del calcio mondiale in caso questa proposta vada in fine in porto.

In primis bisogna sottolineare due cose: la ferma opposizione della UEFA, preoccupata dal possibile ridimensionamento delle proprie competizioni e anche dai calendari delle federazioni già molto intasati, e il sostanziale gradimento dei tifosi, che secondo un sondaggio a campione sono favorevoli per il 55%. 

Attualmente, le competizioni internazionali sono così articolate: Europei e coppa d’Oceania ogni 4 anni negli anni pari, Coppa d’Asia ogni 4 anni in quelli dispari, Coppa d’Africa ogni 2 negli anni dispari, Copa America ogni tre, ma a volte anche ogni due. Insomma, ognuno fa un poi' quello che vuole. Il Mondiale ogni due anni costringerebbe tutte queste competizioni a giocare solamente negli anni dispari, dato che non ci può essere un'altra grossa manifestazione oltre ai Mondiali nello stesso anno. Questo porta ad un'altra conseguenza: la drastica riduzione del percorso di qualificazione, che si disputerebbe al massimo in una-due sezioni nel corso di una stagione, al contrario delle cinque-sei attuali. 

La tesi della FIFA è che questo garantirebbe un maggior numero di giorni di riposo per i calciatori, e meno viaggi intercontinentali soprattutto per i sudamericani. Questa la proposta della FIFA per le qualificazioni, riprendendo le parole utilizzate da Sky Sport: "far disputare le qualificazioni alla manifestazione estiva (Mondiali, Europei o Copa America che siano) ogni mese di ottobre (sfruttando eventualmente anche una parte di marzo) in una sorta di mini-torneo al termine del quale avere il quadro definitivo delle partecipanti alla fase finale che si giocherebbe poi tra il giugno e il luglio di ogni anno, al termine del quale i calciatori avrebbero un periodo minimo di riposo garantito". Tuttavia c'è da considerare quale peso a livello fisico e mentale i calciatori dovrebbero sopportare giocando una grossa manifestazione ogni estate.

Un'altra proposta della FIFA è di ridurre il numero di partite necessarie alla qualificazione (che diventerebbero massimo sette), ed inoltre di proporre sfide solo tra squadre di pari livello, eliminando quei match dal risultato scontato che tanto disappunto creano tra i tifosi. Ricordiamo che dal 2026 le squadre impegnate nella Coppa del Mondo saranno 48. 

Il primo summit per parlare in modo specifico di questo nuovo format sarà il 30 settembre, ma da qui all'approvazione definitiva la strada sarà davvero molto lunga.

 

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