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L'UEFA conferma il pubblico all'Europeo: per l'Italia c'è tempo fino al 19 aprile

9 APRILE
CALCIO/EUROPEI

In Russia stadio aperto a metà, in Ungheria possibile il tutto esaurito. Roma, Monaco di Baviera, Bilbao e Dublino alle strette.

SPORT TODAY

Mancano oramai solo due mesi ad Euro 2020 e sopratutto al ritorno dei tifosi delle Nazionali sugli spalti. Grazie alla campagna di vaccinazione e alle misure di sicurezza, infatti, sarà possibile avere i fans delle rappresentative negli stadi, seppur in maniera limitata.

L'UEFA ha annunciato ufficialmente i tifosi per l'Europeo imminente, che come noto si sarebbe dovuto giocare la scorsa estate. Per ora sono otto i paesi ospitanti che hanno confermato la presenza dei fans nei vari stadi della competizione in virtù del miglioramento della questione covid.

San Pietroburgo e la Russia hanno ad esempio confermato una capienza del 50% con la possibilità di aumentare ulteriormente, mentre Budapest potrebbe addirittura riempire interamente il proprio impianto. Anche Baku, capitale dell'Azerbiagian, avrà uno stadio pieno per metà.

Amsterdam, Bucarest, Copenaghen e Glasgow hanno confermato una capacità del 25%-33%, con le prime tre Amsterdam, Bucarest e Copenaghen che mantengono aperta la possibilità di aumentare le loro capacità alla fine di questo mese, a seconda dello sviluppo dei loro programmi di test di massa e condizioni generali di salute.

Come evidenzia la UEFA, Londra ha confermato una capacità minima del 25% per le tre partite del girone e gli ottavi di finale e spera di confermare una maggiore capacità per le semifinali e la finale di inizio luglio. E Roma? L'Italia ha ancora dei dubbi.

L'UEFA riporta come Monaco, Roma, Bilbao e Dublino abbiano tempo fino al 19 aprile per fornire ulteriori informazioni sui loro programmi e le decisioni finali saranno prese in quella data per quanto riguarda la messa in scena delle partite in quelle quattro sedi.

Solamente dieci giorni dunque per l'Italia, che dovrà fornire all'UEFA sicurezze su un minmo 25% di presenze all'Olimpico di Roma. Se non dovesse arrivare l'ok del comitato tecnico scientifico, le gare previste nella Capitale verranno spostare altrove, probabilmente nel Regno Unito.

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