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La UEFA intende ricevere rassicurazioni immediate, e per questo la FIGC deve rispondere alla svelta. Nella giornata di ieri, infatti, è arrivato l'ultimatum del presidente UEFA Ceferin, secondo il quale entro il 7 aprile le città elette per ospitare le partite dell'Europeo 2021, rimandato di un anno a causa della Pandemia di Covid-19, devono ufficializzare la disponibilità a far entrare le persone allo stadio, seppur in numero ridotto. Questo rappresenta un grosso problema per paesi come Spagna e Italia, in quanto sia noi che gli iberici siamo ancora alle prese con una situazione al limite.
Sulle pagine di Repubblica si legge che la FIGC non è rimasta a guardare, e sta aspettando, a giorni, il via libera dal Governo Draghi per lanciare l'app "Mitiga", che servirebbe per tracciare vaccini e tamponi dei possessori dei biglietti per le partite in programma a Roma.
Di seguito il programma delle partite da disputarsi nel Belpaese:
Italia-Turchia (11 giugno)
Italia-Svizzero (16 giugno)
Italia-Galles (20 giugno)
Quarto di Finale (3 luglio)
In questo momento è difficile prevedere una capienza superiore al 30%, ma la speranza delle istituzioni sportive è quella di portarla almeno al 50% del totale.
La mossa finale toccherà al Comitato Direttivo della UEFA, il 20 aprile, che ratificherà i nomi dei paesi e degli stadi che ospiteranno l'Europeo. Oltre all'Italia, come detto, chi rischia di più è la Spagna, con la città di Bilbao a grosso pericolo taglio.
Getty ImagesGabriele Gravina