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Alla vigilia della sfida valida per l'andata delle Semifinali di Europa League contro il Manchester United, il trequartista armeno della Roma Henrikh Mkhitaryan è stato intervistato da The Athletic, dove ha parlato sia della sua esperienza in giallorosso che del rapporto con Paulo Fonseca.
L'ex United e Borussia dimostra fin nda subito di essere molto legato alla Capitale:
"Sono innamorato di questa città. Il primo giorno in cui sono venuto qui, prima di firmare il contratto, mi hanno fatto mangiare della pasta e grazie alla pasta mi sono innamorato".
Bellissimo è anche il suo raporto col Mr. Paulo Fonseca, tecnico che Mkhitaryan paragona a Thomas Tuchel:
"È simile a Tuchel, sta cercando di mettere i giocatori nella giusta posizione dando loro la libertà di divertirsi con il loro stile di gioco. Ho avuto i migliori allenatori della mia carriera e ho imparato molto non solo sul gioco del calcio, ma anche sulla vita. Anche ora che ho 32 anni voglio imparare, perché voglio sapere molte cose sul calcio e sulla vita".
Una parola anche sul particolare momento che sta vivendo la Roma, lontana dal quarto posto ma davvero in corsa per conquistare l'Europa League:
"Sto lavorando bene. Mi trovo molto bene con questo sistema. Stiamo giocando un calcio molto offensivo con molto spazio davanti. Era lo stesso di Shakhtar Donetsk e Borussia Dortmund. Giochiamo in modo diverso in base a chi affrontiamo, soprattutto quando abbiamo la palla. A volte dobbiamo stare stretti, altre volte dobbiamo restare larghi. Dipende dal gioco e dalla situazione. Non si tratta della posizione in cui inizi la partita, ma dello spazio. Cerchiamo di utilizzare lo spazio per creare opportunità per noi e per i nostri compagni di squadra. La cosa più importante è l’intesa tra i giocatori, perché se hai l’intesa puoi fare diverse cose. Se non ce l’hai, sarà un po’ difficile".
Infine, Henrikh ricorda i suoi tempi al Manchester United, squadra per la quale ha giocato tra il 2016 e il 2018:
"Ho vinto tre trofei con il club, il che è stato fantastico. Sai, alcuni giocatori giocano a Manchester da anni ma non hanno vinto nulla. Con Paul Pogba, David de Gea, Juan Mata, Marcus Rashford, Eric Bailly ci inviamo messaggi a vicenda, non direi ogni giorno o ogni mese, ma lo facciamo quando c’è un’opportunità. C’è sempre un motivo per congratularsi a vicenda".

Getty ImagesHenrikh Mkhitaryan