Coppa d'Asia, l'allarme del ct dell'Australia: "Giochiamo troppo poco"

L'allenatore della nazionale australiana Graham Arnold, che con i Socceroos affronterà l'Indonesia negli ottavi di finale di Coppa d'Asia, ha dichiarato di non aver chiuso del tutto con la A-League (il campionato nazionale) ma che per tutto il suo mandato la quantità ridotta di impegni in calendario gli ha creato moltissimi problemi nello svolgimento del suo ruolo da ct. 

«Si può vedere che molti giocatori dell'Uzbekistan giocano in Uzbekistan e giocano nel loro campionato locale, mentre noi abbiamo quattro giocatori che giocano nel nostro campionato locale in Australia», aveva detto Arnold nell'allora conferenza stampa post-partita: «Ho parlato del nostro campionato nazionale per molto, molto tempo e non me ne preoccupo più». Arnold ha sempre infatti sottolineato le difficoltà nel lavora basandosi su una stagione di 26 partite, più breve rispetto alla maggior parte dei campionati nazionali, che peraltro inizia anche più tardi. Entrambi i fattori limitano le opportunità per i giocatori impegnati nella lega nazionale di ottenere la selezione.

Arnold ha poi spiegato di recente nel dettaglio il suo ragionamento: «Da quattro anni dico che la A-League deve iniziare prima per allinearsi alle finestre internazionali, perché non posso scegliere i giocatori a settembre, ottobre e novembre. Oltretutto, non giochiamo abbastanza. Dopo questa stagione avrò una sola finestra in cui potrò scegliere tutti i giocatori della A-League: marzo. Poi a giugno ci sono due partite e non posso scegliere i giocatori che non arrivano in semifinale Vorrei solo che ci si sedesse e si discutesse sul perché dobbiamo avere un modello NRL o AFL nel calcio quando in tutto il mondo ci si basa sul fare ciò che è giusto per le squadre nazionali. E sono quattro anni che lo dico, quindi non ne posso più. Questo è tutto ciò che intendevo dire con i miei commenti. Non ho chiuso con la A-League in nessun altro modo

Getty ImagesGraham Arnold nel 2018