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Secondo le ricostruzioni, alcuni calciatori hanno cenato in fretta per iniziare a giocare a ping pong, cosa che ha irritato il capitano Son Heung-Min in quanto i pasti sono considerati un momento per fraternizzare all'interno della squadra. Quando Lee Kang-In, stellina del PSG, si è alzato da tavola, Son gli ha chiesto di tornare ricevendo però dei commenti irrispettosi che hanno fatto scoppiare una vera e propria rissa. A pagarne le spese il calciatore del Tottenham che ha riportato una lussazione ed è dunque dovuto scendere in campo con una vistosa fasciatura alla mano. La vicenda ha causato una pioggia di critiche a Lee che, resosi conto della gravità di quanto accaduto, è volato a Londra per chiedere scusa al capitano della propria nazionale.
«Quel giorno ho fatto qualcosa che non avrei mai dovuto fare a cena - ammette Lee -. Me ne pento profondamente. Avevo promesso che avrei avuto un atteggiamento di rispetto nei confronti dei miei superiori e dei compagni. Vorrei ringraziarli ancora una volta per aver accettato e accolto le mie scuse. Sapevo nella mia testa quanto fosse importante questo torneo per Son, ma non l'ho dimostrato con il mio comportamento. E penso che è lì che sono iniziati tutti i problemi».
Il capitano della Corea del Sud, che ha pubblicato il suo messaggio insieme a una foto di se stesso e Lee insieme, ha replicato: «Lee ha fatto un sincero esame di coscienza riguardo alle sue azioni e ha offerto scuse sincere a tutti i giocatori della squadra nazionale, me compreso. Da quell'incidente, Lee ha attraversato un momento molto difficile. Per favore, perdonatelo ancora una volta con cuore generoso. Per evitare che Kang-in commetta nuovamente un errore del genere, tutti i nostri giocatori, in quanto senior della squadra nazionale, presteranno particolare attenzione a lui in modo che possa diventare una persona e un giocatore migliore. Quando ero più giovane ho commesso anche io degli errori. E penso di essere dove sono oggi nella mia carriera grazie ai consigli e alla guida di buoni veterani ogni volta che ciò è accaduto».
Getty ImagesLee Kang-In e Son Heung-Min, Corea del Sud