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Clamoroso alla Juventus: adesso Allegri rischia ...

21 SETTEMBRE
CALCIO

La novità è clamorosa: per la prima volta Allegri rischia davvero l’esonero. Finora l’opzione non era mai stata contemplata, adesso invece è sul tavolo tra le varie possibilità.

TANCREDI PALMERI

Inutile prendersi in giro con progettualità e pedigree: quel credito Allegri l’ha esaurito da tempo, a tenerlo ancorato alla panchina c’è soltanto il contratto da 9 milioni all’anno e l’impossibilità di spendere. Verrebbe da dire: finalmente la dirigenza ha preso coscienza dello sbando a cui sta andando la squadra, non può fare altrimenti. Non proprio: fosse ancora solo una questione tecnica, Allegri non rischierebbe. Incredibilmente.

Qualcosa è cambiato a livello politico: Allegri, sempre massimo aziendalista, sempre totalmente rispettoso della proprietà, ha creato una frattura con la chiacchierata/intervista con Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. Un avvenimento mai visto e improponibile alla Juventus: il mister ha fatto di testa suo dal punto di vista politico e comunicativo, senza avere il permesso da Claudio Albanese, capo della comunicazione della Juve ma in verità molto di più, estensione del potere di Agnelli nella società.

L’atto di insubordinazione da parte di Allegri è stato preso come uno sgarbo personale da parte di Agnelli, che invero ci ha messo sempre la faccia per difenderlo, e questo atto è stato visto come un si salvi chi può con cui Allegri ha fatto pr personale a scapito della squadra.

Si sa, Allegri è un grande allenatore di giornalisti, e non è piaciuto questo - per usare un francesismo - pararsi il culo gettando a mare squadra e dirigenza (tanto più che era stato Allegri stesso a chiedere di comprare quelli pronti subito anche se avanti nell’età, andando allo scontro con Cherubini).

Non arriverebbe subito l’esonero, nonostante lo chieda Nedved - ma questi era stato tra quelli che avevano chiesto la cacciata di Allegri nel 2019 e non lo rivoleva certo indietro - ma adesso è stato fissato un termine: due mesi di tempo, fino alla pausa per il Mondiale; se, come sembra, la Juve non entrerà negli Ottavi di Champions, e non si sarà risollevata in campionato, allora Allegri sarà esonerato.

E non è un caso che Agnelli per la prima volta abbia lasciato al cda di venerdì la decisione collegiale sul futuro di Allegri. Come si cambia per non morire, verrebbe da dire: perché Agnelli ha già i suoi problemi per rimanere in sella alla società, non rischierà certo il collo per Allegri dopo un atto simile. Già l’anno scorso ai primi di dicembre 2021, quando tutti scrivevano dell’accordo tra Dybala e la Juve, informavo che tale accordo non c’era a causa della guerra interna alla società con l’ala ancora minoritaria diretta espressione di Elkann: la nuova dirigenza voleva dirottare l’investimento su Vlahovic, la chiusura dei conti e il prestito di Exor portarono al resto, con Agnelli costretto a cedere il capotavola al ‘nemico’ ma ad abbassarsi per aspettare momenti più floridi, e includendo il rientro in società di dirigenti precedentemente cacciati in malo modo, ma adesso scelti da Arrivabene.

Dunque Allegri oltre ai risultati impresentabili, ha avuto il malaugurato orientamento di finire anche lui in questa guerra di potere.

E la domanda è: e per il futuro, che è quello che interessa di più agli juventini?

La soluzione ponte con Montero rimane la più probabile. Si aspettano i Mondiali anche per capire se davvero Zidane rimarrà ancora a spasso o subentrerà alla guida della Francia. Ma l’interim Montero ha solo un fine. Sono già ripresi i contatti infatti con Antonio Conte, che non ha assolutamente respinto e si è tenuto aperto al ritorno eventuale nella prossima stagione: lo vuole la proprietà Elkann e la dirigenza Arrivabene, lo vuole Nedved. Non lo voleva Agnelli, ma anche in questo caso, se le condizioni fossero possibili, dovrà ingoiare la scelta.

Come si cambia per non morire.

TANCREDI PALMERI
Massimiliano Allegri

Gettty ImagesMassimiliano Allegri

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