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Santiago Solari presenta la Copa America

10 GIUGNO
CALCIO/CALCIO INTERNAZIONALE

"Il Brasile parte sempre favorito"

SPORT TODAY

Domani 11 Giugno partirà la 47a edizione della Copa America, il torneo calcistico più longevo per nazionali. Santiago Solari, tecnico dell'América, ha presentato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport la Copa America. Queste le sue parole alla vigilia delle gare di esordio sulla scelta dei paesi ospitanti e degli ultimi problemi legati alla pandemia.

"Mi è parso tutto strano dall’inizio: la scelta di due Paesi tanto lontani, per cominciare, e di questi tempi. L’attualità ha fatto il resto: i problemi politici in Colombia e il fatto che l’Argentina sia in fondo alla fila del processo di vaccinazione hanno portato alla rinuncia. Si è fatto avanti il Brasile e si gioca. Non entro nel merito del giusto o sbagliato o delle proteste dei calciatori: viviamo tempi difficilissimi, ci sono dei contratti e soltanto il governo di un Paese può decidere di rinunciare od organizzare una competizione".

Inevitabile una domanda su quale squadra parta favorita per la vittoria finale: "Il Brasile, sempre. Sono in gran forma, hanno vinto le 6 partite che hanno giocato nelle qualificazioni Mondiali eguagliando un record del Brasile del 1970, e ora hanno anche il fattore campo. L’Argentina deve provare ad approfittare della presenza di Messi, finché c’è, per provare a conquistare un titolo che ci scappa dagli anni 90. È tantissimo che non vinciamo: l’Argentina ne ha bisogno e Messi se lo merita". 

Un pensiero importante sul talento aergentino di Lionel Messi:"Messi è un esempio. È un uomo che si è dedicato totalmente alla sua professione. Non ha mai utilizzato la sua fama, la sua figura o il suo status per parlare di politica o di altro, non è salito sul pulpito del populismo dove normalmente la società chiede ai calciatori di elevarsi a predicare. A me questo sembra un gesto di dignità e umiltà. Leo per me è un vero genio ribelle: in questo mondo nel quale chiunque vuole esibirsi sui social, cercare la fama e dire al sua su tutto ciò che non sa, dalla pandemia alla politica, Messi pensa ad allenarsi, a giocare, a far gol e ad essere il migliore un anno dopo l’altro. Da 15 anni. È chiaro che si contrappone ad un altro mito argentino, il nostro altro Dio, Diego. Che ha fatto tutto in un altro modo. Maradona è assurto a mito letterario perché ha esposto tutto ciò che aveva dentro, sentimenti, pensieri, passioni, tutto. Ci ha fatto piangere, ridere, emozionare, arrabbiare. Abbiamo amato Diego perché ha mostrato la sua vulnerabilità e la sua umanità, ma per farlo ha pagato con la vita, un prezzo troppo alto. Non si può incolpare Messi di aver preso un’altra strada".

 

 

 

Brazil

Getty ImagesBrazil will host the Copa America, which starts on June 13

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