_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
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L'addio di Simone Inzaghi farà spazio probabilmente a Christian Chivu, tecnico ex Parma che raccoglierà un'eredità pesante al termine di un'annata complicata. Il mancato Scudetto, l’eliminazione in semifinale dalla Coppa Italia, la disfatta per 5-0 contro il Psg nella finale di Champions League hanno reso, infatti, quello che poteva essere un grande anno, in una stagione disastrosa dal punto di vista umorale. L’Inter, ora, prenderà seriamente la Coppa del Mondo per Club. L’obiettivo è quello di andare il più avanti possibile e cercare di garantirsi ricchi introiti da reinvestire per rafforzare la squadra dopo molte campagne acquisti economicamente risicate. I nerazzurri sono i favoriti del loro gruppo, con River Plate e Moterrey come minacce poco invasive sulla carta.
Se studiamo la storia del club messicano ci rendiamo conto di un dettaglio in particolar modo: il Monterrey è una società che è sempre stata più competitiva a livello continentale, che nazionale. Il motivo? È sufficiente guardare il palmarès. Sono 5 i campionati messicani, 3 le coppe e ben 5 le CONCAF Champions League alzate al cielo dal 2011 al 2021. Tutto nell’arco di dieci anni, lasso temporale in cui in patria hanno vinto solo un campionato e una Coppa del Messico. La strategia adottata dal Monterrey potrebbe premiare anche nel Mondiale per Club, dove per accedere agli ottavi la squadra di Doménec Torrent si giocherà il secondo posto con il River Plate. Nel farlo, potrà puntare su calciatori di caratura internazionale che hanno scelto il Messico per concludere la propria carriera e che sono legati tra loro per un passato più o meno importante nel Siviglia, squadra in cui sono stati anche compagni. Il riferimento, ovviamente, è a Lucas Ocampos, Oliver Torres, Jesus Corona e soprattutto a Sergio Ramos, storica bandiera del Real Madrid dove ha giocato anche con un altro profilo ritrovato al Monterrey e da attenzionare: Sergio Canales.
I Los Millionarios sono una di quelle squadre nei confronti dei quali l’attenzione dev’essere massima. La storia e la tradizione scendono in campo con i club e il River Plate ne ha tanta da portare in questo Mondiale per Club. In Argentina sono i dominatori per assoluto: 38 campionati nazionali, più di tutti in assoluto, 3 Coppe d’Argentina e 4 Copa Libertadores. Una palmarès da grande squadra che dopo una partenza complicata in questo inizio di stagione, si è ripresa rapidamente e oggi occupa il secondo posto del gruppo B del campionato di Apertura, alle spalle del Rosario Central. Il ritorno di Gallardo in panchina sta dando gli esiti sperati e non solo per quanto concerne i risultati, ma anche sulla crescita dei giovani. Costretto a rinunciare alla punta di diamante, Franco Mastantuono, il River dovrà affidarsi ad altri giocatori rilevanti anche più esperti e soprattutto noti in Europa e in Serie A: Martinez Quarta e German Pezzella, ex Fiorentina, gli ex Siviglia Gonzalo Montiel e Marcos Acuna, Manuel Lanzini, trequartista ex West Ham, e a questi ci si aggiunge anche la punta Franco Colidio, proveniente dall’Inter. Non può essere ignorata anche la presenza di Franco Armani, portiere storico e capitano del River.
È probabilmente uno dei club più sconosciuti e culturalmente distanti del Mondiale. Provenienti dal Giappone, hanno ottenuto il pass per la competizione FIFA perché sono la squadra nipponica più vincente a livello continentale. Se a livello nazionale, infatti, vantano 6 campionati nazionali, 2 Supercoppe e 8 Coppe dell’Imperatore, a livello continentale hanno ottenuto 3 AFC Champions League, più di ogni altra squadra giapponese. Si presentano al Mondiale per Club come la cenerentola del girone, decisamente dietro rispetto a River Plate e Monterrey, imparagonabile con l’Inter. Tra i giocatori più interessanti della rosa di Maciej Skorza c’è sicuramente Gustafson, attaccante ex Nazionale svedese, che ha militato anche in Italia tra Torino, Perugia, Hellas Verona e Cremonese, ma anche l’italo-brasiliano Savio, ex Flamengo.
Getty ImagesL\'esultanza di Lautaro Martinez contro la Fiorentina