Hong Kong, Messi in panchina nello stadio sold out: il governo chiede spiegazioni

Scoppiato il caso a Hong Kong dopo che Leo Messi non è sceso in campo domenica nell’amichevole dell’Inter Miami in uno stadio pieno di tifosi che aspettava di vedere il campione argentino. L'allenatore degli statunitensi, Gerardo Martino, ha dichiarato che l’ex Barcellona non era in condizione di scendere in campo ma poi, invece, tre giorni dopo ha giocato la sfida amichevole in Giappone contro il Vissel Kobe. Scatenando tante polemiche. Il quotidiano cinese Global Times, controllato dallo Stato, ha infatti sottolineato che «la partita di Hong Kong è stata l'unica delle sei amichevoli pre-stagionali in cui Messi è stato assente. La situazione ha amplificato i dubbi e i sospetti sull'integrità dell'Inter Miami e di Messi stesso. Alcuni tifosi della Cina continentale hanno viaggiato per 12 ore dallo Xinjiang a Hong Kong per vedere Messi, e la delusione del governo e dei tifosi è del tutto comprensibile. L'impatto di questo incidente ha superato di gran lunga l'ambito sportivo». Lo stesso Messi si è poi scusato ma non è bastato. Anche l'Ufficio Cultura, Sport e Turismo di Hong Kong non ha apprezzato il mancato impiego dell’argentino: «Tre giorni dopo, Messi ha potuto giocare in Giappone... il Governo spera che gli organizzatori e le squadre possano fornire spiegazioni ragionevoli» si legge in un comunicato.

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