Copa Libertadores, stato d'allerta: il comunicato della Conmebol

Manca sempre meno alla finale di Copa Libertadores in programma sabato 4 novembre alle ore 21 italiane (17 locali) allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro tra Boca Juniors e Fluminense. Intanto in Brasile il clima si fa incandescente e si sono verificati i primi tafferugli. I tifosi della Fluminense, che praticamente giocano in casa nonostante si tratti di una finale, hanno aggredito e derubato in spiaggia a Copacabana quelli Xeneizes. Pronto l'intervento della Polizia che ha arrestato i responsabili dopo averli colpiti con dei proiettili di gomma. Secondo i media locali ci sarebbero almeno due persone gravemente ferite, con la polizia militare che ha rafforzato il presidio di sicurezza del litorale cittadino, affollato da famiglie e turisti nel giorno festivo del Dia de Finados. Monta dunque la tensione quando mancano ormai poco più di 24 ore al tanto atteso incontro. 

Finale Libertadores Boca-Fluminense: il comunicato della Conmebol

Intanto la Conmebol, che ha fatto sapere che la partita verrà giocata indipendentemente da tutto, ha diramato un comunicato invitando i sostenitori delle due compagini a mantenere un comportamento rispettoso all'insegna dei valori dello sport e dell'amicizia: «Invitiamo i tifosi del Boca e del Fluminense a condividere insieme i momenti di gioia e di festa che il nostro calcio ci regala. I valori dello sport che ci appassionano di più devono ispirare comportamenti di pace e di armonia. Per questo motivo, ripudiamo gli atti di violenza e di razzismo che potrebbero verificarsi nel quadro di questo finale». In città è previsto l'arrivo di 100-150mila tifosi argentini. 

Getty ImagesTifosi Fluminense sulla spiaggia di Copacabana