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In una lunga intervista rilasciata a OA Sport afferma: “Si scontrano due squadre che giocano diversamente. L’Italia fa della disciplina la sua grande arma, la Francia è invece meno disciplinata e ha un modo di giocare dove può accendere la scintilla in ogni momento e può avere momenti di pallavolo super, credo che la squadra che oltre alla tecnica esprimerà al meglio la propria motivazione riuscirà a vincere la partita e ad arrivare in fondo. Nessuno ha l’obbligo di vincere, a volte gli obblighi comprimono le emozioni che invece devono essere sfruttate”.
Su De Giorgi: "Fefé ha vinto praticamente le mie stesse cose, anzi sulla panchina ha un Mondiale e un Europeo. L’Italia esporta un know-how incredibile, non solo nello sport ma in tutto: siamo un Paese che ha questa grandissima capacità. De Giorgi mi ha tenuto a battesimo quando ho esordito in A2 nel 1985, si parla di tanti anni fa“.
“Ngapeth? – prosegue il tecnico – Non può giocare titolare, ma potrà darci una mano come ha fatto fino a questo momento nel corso dell’Europeo”.
"Le partite hanno due fasi: la difesa è sostanzialmente il motore di una squadra, quando parliamo di culture l’Italia e la Francia fanno della difesa un aspetto determinante del proprio gioco e vedi tanti giocatori che hanno abilità in questo. I due liberi sono straordinari, hanno delle grandi capacità. Sono tra i liberi più forti al mondo, Grebennikov e Balaso sono giocatori unici“, conclude l'ex allenatore di Modena
Getty ImagesAndrea Giani