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Curling, Stefania Constantini: "Milano-Cortina occasione per rendere più popolare questo sport"

29 MARZO
ALTRI-SPORT/SPORT INVERNALI

La vincitrice della medaglia d'oro nel curling a Pechino 2022 (assieme ad Amos Mosaner), parla del suo momento e della nuova popolarità di questo sport nordico.

SPORT TODAY

Il curling è uno sport che, in Italia, è tornato alla ribalta nel corso degli ultimi Giochi Olimpici invernali che si sono svolti a Pechino a febbraio. Da questa disciplina è infatti arrivata una strepitosa medaglia d'oro con Stefania Constantini assieme ad Amos Mosaner.

Questo successo ha spinto molto amatori a cimentarsi in questo sport davvero poco conosciuto e praticato alle nostre latitudini, una cosa che alla Constantini ha riempito d'orgoglio, come ha raccontato lei stessa alla Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole:

"I Giochi sono stati fonte di una nuova dimensione per me, dato che tutti mi chiedevano foto, autografi, interviste, mi invitavano Tv e giornali per fare le interviste. Li ho capito quanto grande è stata la nostra impresa. Mi porterò sempre ogni cosa nel mio cuore. Ho imparato molto da queste esperienze, sportivamente ma anche umanamente. Io è da quando sono piccola che fantasticavo su andare alle Olimpiadi, pensate poi vincere. Io spero che non succeda come nel 2006 per quanto riguarda il curling, che dopo poco tempo siamo di nuovo rimasti in pochissimi. Ora però dovremmo sfruttare l'opportunità di Milano-Cortina. Spero che da Milano a Bormio, dalla mia Cortina a Pinerolo la voglia di curling sarà sempre maggiore. È necessario costruire nuovi impianti e migliorare e sistemare quelli che ci sono già".

E poi continua:

"Noi siamo una squadra giovane. In Canada (dove si sono tenuti i Mondiali di Port George, con la Constantini 10°) abbiamo vinto quattro partite, ma penso che avremmo potuto combattere contro tutti a parte le vere super potenze di questo sport. Questo poi è uno sport veramente di squadra, il confronto è quotidiano. Il nostro gruppo poi è piccolo: assieme a noi in Canada c'era solo Violetta (ossia la CT Caldart). Poi c'era altra gente come fisioterapisti e psicologi, ma siamo un gruppo piccolo".

Stefania Constantini

Getty ImagesStefania Constantini

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