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Federica Pellegrini ha ormai chiuso con la carriera agonistica.
Non mancano però i progetti per il futuro e gli impegni. A Tokyo 2020, infatti, la veneta, è stata eletta rappresentante del CIO per gli atleti e fa parte anche della Giunta del CONI.
Ruolo importante che l'azzurra ha preso molto sul serio come ha spiegato a "Gazzetta Dello Sport" in un'intervista. «A Parigi perché non possiamo replicare o migliorare gli ultimi Giochi? L'ho detto anche a Malagò, ora sono in Giunta Coni, sereno 3 anni di lavoro per creare una base di atleti e dare la possibilità a tutti di avere allenatori e strutture che li seguendo anche dal punto di vista medico».
Nel corso dell'intervista ha ricordato, i successi più importanti e le vittorie più belle, dall'oro Mondiale nei 200 stile a 30 anni fino alla rimonta, nella staffetta 4x200 di Kazan.
E poi sull'ultimo addio al nuoto e sulla presenza di alcune storiche rivali: «Intanto sono stata super felice che siano arrivate tutte le altre amiche e avversarie. Franziska aveva degli impegni, Laure ho provato a contattarla in tutti i modi ma non mi ha mai risposto. Ci sono rimasta male. Per l’ultimo oro mondiale invece mi aveva scritto. È stata lei la mia vera rivale, c’era riverenza e sana invidia, il voler diventare come era lei. Poi le storie con Laure si sono intrecciate un po’ di più e sotto diversi aspetti».
Getty ImagesFederica Pellegrini