Tiger Woods, la giacca verde e gli 83 anni portati benissimo

Giovedì 7 aprile prenderà il via la ottantatreesima edizione dell'Augusta Masters, il torneo di golf più importante del mondo. 

L'edizione di quest'anno è sicuramente focalizzata sul ritorno in campo di Tiger Woods dopo il tremendo incidente in auto occorsogli a febbraio dello scorso anno quando, alla guida del suo SUV si è ribaltato più volte alla velocità di 140 km/h.

Il campione in carica, il giapponese Matsuyama ha vinto l'edizione dell'Augusta Masters 2021 di un solo colpo chiudendo il torneo con 10 colpi sotto il par, e tenterà di difendere il titolo anche se proviene da una serie di risultati negativi che evidenziano uno stato di forma non all'altezza dei migliori.

Augusta Masters: la storia

Il torneo della Georgia è l'unico torneo al mondo che si disputa da sempre sullo stesso campo. È nato nel 1934 grazie all'intuizione di Bobby Jones, uno dei più influenti golfisti della storia, che ritiratosi all'età di 28 anni nel 1930 decise insieme ad Alister McKenzie di realizzare quello che - insieme a St Andrews in Scozia - è uno dei campi più iconici del pianeta. Le prime ventiquattro edizioni, fino al 1961, sono state vinte da atleti americani fino a che un sudafricano Gary Player è riuscito a indossare la giacca verde. In totale sono solo sedici gli atleti di altre nazioni che sono riusciti ad aggiudicarsi il Masters. Il record di vittorie appartiene a Jack Nicklaus che è uscito vittorioso dal difficilissimo campo dell'Augusta National per ben sei volte (1963, 1965, 1966, 1972, 1975, 1986). Tiger Woods partecipa quest'anno per cercare di eguagliare l'orso d'oro - questo il suo soprannome - detenendo tra gli altri un record difficilmente raggiungibile. Infatti, nella sua carriera, ha trionfato nel 1997, nel 2001, nel 2002 e nel 2005 prima di tornare vittorioso nuovamente nell'incredibile edizione del 2019. Due vittorie, cioè, a distanza di ben 14 anni l'una dall'altra: non ci era mai riuscito nessuno.

Augusta Masters: la giacca verde

L'Augusta National è golf club estremamente esclusivo. Uno dei soci più importanti è stato sicuramente l'ex presidente USA Dwight Eisenhower, a cui titolarono anche un pino che colpiva abitualmente mentre giocava. Tra quelli attuali troviamo Condoleezza Rice, Payton Manning, Bill Gates e Roger Buffet. Ogni socio del club riceve una giacca verde, che identifica la sua appartenenza al club. Tutti i vincitori del Masters diventano automaticamente soci del club. Ecco perché oltre alla coppa e a una montagna di soldi - più di 2 milioni di dollari - il vincitore viene premiato indossando una giacca verde.

Augusta Masters: il percorso

Le diciotto buche dell'Augusta National formano un articolato percorso di 6.836 metri da percorrere in 72 colpi. Ogni buca ha il nome di un fiore che può essere meraviglioso per alcuni e trasformarsi un cespuglio di rovi per altri. Il campo è talmente difficile che, nonostante vengano dati tre giorni agli atleti per provarlo, mai nessun debuttante è riuscito a vincere questo torneo. La maggior parte delle difficoltà arriva dopo il giro di boa della buca nove, quando arriva quello che è soprannominato l'Amen corner: le buche 11, 12 e 13. Il soprannome può far ridere, ma se pensate che Jordan Spieth nel 2016 si apprestava a vincere il torneo ed è uscito da questo trio di buche con sette colpi persi, perdendo alla fine il torneo di soli 3 colpi, capirete perché si chiama così. Augusta è definito dai giocatori uno dei campi più difficili del Mondo; sicuramente un campo dove si trovano delle difficoltà che non si trovano da nessuna altra parte.

Augusta Masters: le curiosità

Ci sono alcune curiosità legate all'Augusta Masters che vanno raccontate. Innanzitutto il suo montepremi rimane sconosciuto fino alla fine del torneo stesso, forse perché parteciparvi è un onore a prescindere da quanti soldi si vincono. Chi vince una edizione, oltre a diventare socio del Club, viene automaticamente invitato a giocare il torneo fino alla fine dei suoi giorni. Nel 1996 Tiger Woods diventa il più giovane di sempre a vincere il torneo all'età di 21 anni. Per quanto riguarda gli italiani, Edoardo Molinari è stato il primo italiano a giocare sul campo di Augusta nel 2006, nel 2010 si è disputata l'edizioni con più italiani al via - i due fratelli Molinari e Matteo Manassero, che all'epoca divenne il più giovane di sempre a disputare un Masters all'età di 16 anni. Questo record fu battuto poi nel 2013 dal cinese Tiangan Luan che lo disputò a 14 anni.

Augusta Masters: i protagonisti, le sorprese e i favoriti 

È sempre difficile pronosticare i favoriti di un torneo come l'Augusta Masters. E' molto più facile dopo averli visti giocare almeno il round del giovedì. Il cuore - ovviamente - va su Tiger Woods per tanti motivi. Sarebbe come non tifare Michael Jordan: impossibile. Certo rientrare dopo il lungo stop è molto difficile. Ma lui si sente pronto e nelle dichiarazioni alla stampa ha detto di sentirsi anche di poter vincere. Tra gli americani Justin Thomas è uno dei possibili protagonisti del torneo insieme a Scottie Sheffler e Dustin Johnson. Tra gli europei, lo spagnolo John Rahm è una buona carta da giocare, ma anche il norvegese Hovland sta esprimendo un golf di altissimo livello. Comunque nella lista dei favoriti bisogna citare Rory McIlroy capace di sempre stupire esattamente come di deludere. Per quanto riguarda, infine, i rappresentanti del resto del mondo non possiamo tralasciare il vincitore della scorsa edizione Matsuyama e il sudafricano Oosthuizen.

Augusta Masters: gli italiani in gara

Saranno due i nostri portacolori in gara all'Augusta National: Chicco Molinari e Guido Migliozzi. Francesco Molinari viene da un onestissimo 42esimo posto al The Player Championship di marzo mentre Guido Migliozzi la nostra giovane promessa non ha superato il taglio al Valero Texas Open. Speriamo che i nostri ragazzi siano in grado di superare il taglio del secondo giorno e di potersi giocare fino in fondo il torneo.