QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

CONI, l'ultimo allarme di Malagò: "Siamo al termine ultimo"

25 GENNAIO
ALTRI-SPORT/GIOCHI OLIMPICI

Il 27 gennaio il CIO si riunisce per stabilire eventuali sanzioni nei confronti del Coni

SPORT TODAY

L'ultimo disperato grido d'allarme lo lancia ancora una volta il Presidente del CONI, Giovanni Malagò.

Da mesi il numero uno ricorda e fa presente che se entro il 27 il CONI non riuscirà a svincolarsi e a essere un organismo autonomo l'Italia rischia di prendere parte ai Giochi senza inno e bandiera.

Il Comitato Olimpico Internazionale si riunirà mercoledì alle 17.30 quando deciderà se sanzionare o meno il CONI.

Oggi ne ha parlato ancora una volta Malagò durante l'audizione alle Commissioni riunite Cultura e Lavoro. "Siamo in una situazione abbastanza particolare. La definirei drammatica, sportivamente parlando. Per colpa della politica il discorso dell'autonomia del Comitato olimpico nazionale italiano non è stato risolto a distanza di 25 mesi".

E poi: "Siamo arrivati alla fine in termini temporali, perché negli ultimi mesi c'è stata un'accelerata da parte del Cio nei confronti del Governo per sanare un vulnus riconosciuto da tutti. La data di mercoledì, è una scadenza ineludibile. La carta olimpica vieta a qualunque comitato olimpico nazionale di operare per tramite del Governo. Attualmente la Sport e Salute è legittimamente il braccio operativo del Governo e per questo motivo il Coni non può assolutamente sottoscrivere un contratto di servizio con la società.  Questo è il punto centrale di tutta questa storia". 

C'è infatti uno specifico articolo della Carta Olimpica che vieta le dipendenze dai Governi e la non autonomia: per questa ragione è stata già sanzionata anche la Bielorussia.

Giovanni Malagò

Getty ImagesIl presidente del CONI, Giovanni Malagò

NOTIZIE CORRELATE