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Tokyo 2020, Bruno Rosetti amaro: "Questo bronzo non lo sento mio"

10 AGOSTO
TOKYO 2020

L'amarezza del canottiere sostituito all'ultimo causa Covid: "Cinque anni di preparazione e sono arrivato a tre ore dalla gara ma non ho partecipato".

SPORT TODAY

Il canottiere azzurro Bruno Rosetti ha espresso tutta la sua amarezza al ritorno in Italia da Tokyo 2020: "Sono grato a Malagò per avermi fatto avere la medaglia, ma questo bronzo non lo sento mio".

L'Azzurro è stato fermato per essere risultato positivo al Covid poco prima della finale del quattro senza, conquistata anche grazie a lui: "Cinque anni di preparazione e sono arrivato a tre ore dalla gara ma non ho partecipato, quindi non la sento mia".

Rosetti è stato sostituito in extremis da Di Costanzo nelle ore precedenti: "Stavo facendo colazione, mi hanno avvertito e sono arrivato all'hotel Covid ancora vestito con la tuta dell'Italia Team - le parole ai cronisti presenti all'aeroporto in Giappoe -. A Di Costanzo ho fatto i complimenti dopo la gara e lui mi ha detto che era anche mia la medaglia, ma cosa doveva dire? Con lui abbiamo gareggiato fino a un mese fa insieme". 

"Ho tifato dall'hotel per le imprese azzurre del canottaggio, anche se le medaglie dell'atletica sono quelle che mi sono rimaste piu' impresse. Cosa mi resta di questa Olimpiade? Vorrei dire solo un bruttissimo ricordo che finalmente è finito, ma mi resta anche la cordialità dei giapponesi, anche troppa. E anche al Covid Hotel, che è la regola. L'ho vissuta anche un po' con calma zen. Parigi? Non lo so, fatemela tra un po' di giorni questa domanda".

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