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Medvedev shock: “Se muoio di chi è la responsabilità?”

28 LUGLIO
TOKYO 2020/SPORT INDIVIDUALI/TENNIS

“Posso finire il match, ma posso anche morire"

SPORT TODAY

Il caldo disumano di Tokyo è il grande protagonista di questi Giochi Olimpici, in particolare per quanto riguarda il tennis, che, come hanno fatto polemicamente notare più volte i protagonisti, si gioca a orari improponibili. Già il primo giorno di gare era successo che un'arciera russa svenisse sul campo. Per fortuna nulla di grave, ma le alte temperature e la forte umidità sono un mix davvero faastidioso per chi deve fare sport.

Tra i più polemici, nei giorni scorsi, c’è stato proprio il numero due del mondo Daniil Medvedev, che nella notte italiana tra il 27 e 28 luglio ha battuto Fabio Fognini in un match durissimo valevole per i quarti di finale del torneo singolare maschile.

Proprio durante il match con l’italiano, ad un certo punto il russo si è quasi accasciato, evidentemente provato per la fatica. E quando il giudice di sedia gli ha chiesto se fosse in grado di terminare la gara, l’ultimo campione delle Atp Finals ha risposto polemicamente: “Posso finire il match, ma posso anche morire. Chi si assume la responsabilità se muoio?“.

Parole che la dicono lunga sullo stato d’animo (e fisico) con il quale i tennisti hanno affrontato il torneo olimpico che, non a caso, ha provocato più di un ritiro dovuto proprio al caldo infernale.

Eliminato Fognini, adesso Medvedev se la vedrà contro l'argentino Carreno Busta nei quarti di finale.

Daniil Medvedev

Getty ImagesDaniil Medvedev wants longer at changeovers at Tokyo 2020

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